Va a spiegarlo al mare…

Vai a spiegarglielo il mare a chi lo guada e vede solo acqua […]. Penso fermamente che sarebbe così che risponderei se mi chiedessero cosa ha di diverso il mare delle Isole Eolie rispetto a tutti gli altri paesaggi marini del Mediterraneo. Approdare qui in barca a vela è vivere di fatto la sensazione di essere sull’”Isola dell’Isola” dove perciò la dimensione insulare è ancora più ancorata nelle abitudini e nei gesti della gente del poste. Il mare delle Isole Eolie risente di questa lontananza dal Continente. Perde tutte le caratteristiche del mare della costa e si fa “profondissimo” in tutte le possibili accezioni di questo termine. Il mare è l’elemento distintivo della dimensione insulare, il confine geografico di questi territori, ma anche un valore profondamente intersecato alla storia e alla vita stessa di queste comunità, ricco di affascinanti dettagli, generoso verso i suoi visitatori . Avvolgente sempre, una miriade di sensazioni ed emozioni. I paesaggi costieri e marini sono lo specchio delle tonalità del cielo, delle stagioni, degli eventi atmosferici, della natura delle rocce; sono la tela sulla quale il vento e la luce dipingono scenari sempre nuovi ed intriganti. Sotto la superficie, grazie alle escursioni organizzate dai diving locali, si può andare alla scoperta di relitti, di una flora e di una fauna ancora incontaminate, per la tutela delle quali le Isole Eolie sono destinate a breve a diventare un’Area Marina Protetta; ma questo repertorio di bellezza è accessibile anche per coloro che – senza “inclinazioni” subacquee – indossano soltanto una maschera e si avventurano tra pesci, molluschi e piante acquatiche, compagni ideali di rigeneranti e rilassanti nuotate. E’ uno snorkeling accessibile a tutti, fatto di mare calmo, caldo e di tranquillità dove sia i grandi che i piccini si divertono. Chi rimane in barca a vela con noi, a bagnarsi di sole, non sarà meno stupito di fronte alla varietà delle scogliere disegnate dalla lava, delle spiagge contornate da falesie, dei litorali bianchi di pomice o neri di sabbia vulcanica, di ciottoli e di pietre la cui consistenza e forma muta da un’isola all’altra, sulle tracce di magici nomi di incantevoli spiagge come Pollara a Salina, Valle Muria a Lipari, Puntazze a Filicudi, Bazzina ad Alicudi, Sabbie Nere a Vulcano, Cala Zimmari a Panarea, Piscità a Stromboli. Vivere in barca a vela il tour delle Isole Eolie è come vivere il mare dal mare in una dimensione tutta nuova ed inesplorata poiché spostandosi da un’isola all’altra, degustando in barca le prelibatezze locali, si scoprono luoghi, baie ed anfratti altrimenti inaccessibili. Classificare le baie e le spiagge delle Sette Meraviglie è praticamente un’impresa titanica semplicemente perché si rischia di tralasciarne qualcuna. Ognuna caratterizzata da una peculiarità, ma tutte accomunate dallo splendore del mare sopra e sotto il livello dell’acqua…danno prova del loro essere indimenticabili. L’isola di Panarea, la più piccola delle Sette è solitamente quella in cui approdiamo per prima. Qui si può entrare in contatto con un’atmosfera di pace e di tranquillità a Cala Junco, che può essere annoverata a buon diritto tra le baie più spettacolari di tutto l’arcipelago. E tuttavia sempre a Panarea è doveroso far tappa anche alla Cala degli Zimmari, resa indimenticabile dal colore della sua sabbia, tendente al rossastro. La spiaggia della Calcara offre, invece, sensazioni uniche perché consente di passeggiare su un terreno riscaldato in modo piacevole dalle fumarole.  Per noi che arriviamo in barca a vela questo spettacolo si apre facilmente ai nostri occhi una volta lasciatasi alle spalle Lipari ed aver percorso appena un’ora e mezza di navigazione. Cala Junco si apre ai nostri occhi in tutto il suo “blu” che incornicia una costa aspra ed irsuta fatta di piccoli altipiani dove si conservano resti archeologici di storica importanza. Per arrivare qui se si stati a fare una passeggiata in paese o nelle altre baie della zona, i percorsi da seguire sono piuttosto facili: è sufficiente incamminarsi lungo sentieri avvolti dalla natura. La forma di Cala Junco è quella di un piccolo anfiteatro, che è circondato e incorniciato da formazioni rocciose a dir poco inusuali su entrambi i lati: lo scenario con cui si ha a che fare è quello di una piscina naturale a cielo aperto dove avventurarsi a fare il bagno è un’esperienza unica. La morfologia particolare della cala assicura un riparo eccellente anche per le nostre barche a vela che si ancoreranno qui per la notte ma è anche la ragione per la quale essa veniva impiegata, all’epoca del villaggio preistorico di cui vi ho parlato, come darsena. Meritano una foto soprattutto le tonalità cromatiche delle acque della baia, cangianti e quasi da cartolina, dal turchese al verde smeraldo, passando per il blu intenso. Navigando verso l’Isola di Vulcano che noi abbiamo programmato nel nostro tour settimanale come ultima isola da visitare non possiamo fare a meno di imbatterci nella Baia di Sabbie Nere. Tutto il paesaggio attorno primo fra tutti il colore non può che suggerirci che si tratta  di una baia di origine vulcanica e lo scenario è reso speciale proprio dal contrasto tra il colore nero delle piccole pietre laviche e la trasparenza dell’acqua di un mare cristallino. Le stesse pietre, per altro, per effetto dei raggi del sole hanno un aspetto paragonabile a quello dei cristalli, a dimostrazione di come non esistano emozioni più straordinarie di quelle offerte dalla natura. Altra tappa da non perdere a Vulcano è la Grotta del Cavallo, nome suggestivo per ancor più suggestivo sfondo. Essa è incastonata in un anfiteatro naturale e deve il nome a un masso il cui profilo ricorda la testa di un cavallo. Al suo interno ci sono gallerie, laghetti e curiose volte a cupola modellate dall’erosione della roccia ad opera del vento e del continuo andirivieni del mare. Ed infine è solo grazie al nostro girovagare in barca a vela che potremmo ammirare, appena adiacente alla Grotta del Cavallo un altro scenario inusuale, un anfratto raggiungibile solo via mare , un anfiteatro naturale cinto da rocce di basalto e tufo in cui il mare acquista una tonalità magica grazie appunto alle rocce che ne rifrangono il colore intenso. Lipari è la pima isola che vedremo navigando verso Panarea, ma la ritroveremo anche alla fine della settimana ed il primo scenario che si apre a noi uscendo dal porto di imbarco è, per vicinanza, la spiaggia bianca delle Cave di Pomice. Anch’essa di origine vulcanica, ha un fondale marino caratterizzato dalla presenza di sedimenti della bianca pomice, e non è esagerato sostenere che quello offerto è uno spettacolo che ha pochi eguali nel resto del mondo. Chi vuol concedersi un bagno lo può fare a qualunque ora del giorno, anche di primo mattino, dal momento che le acque del mare sono molto più calde rispetto a quello che ci si aspetta e questo vale per tutte le isole. Non c’è niente di più entusiasmante di un bel tuffo dalla prua della barca a vela  proprio dirimpetto ai pontili  che in epoca passata venivano utilizzati per trasportare i beni che venivano estratti dal mare. Mare che oggi come allora mette in mostra un turchese molto più che intenso.

“Il mare non cambia mai e il suo operare, per quanto ne parlino gli uomini, è avvolto nel mistero” diceva Joseph Conrad….mai come qui alle Isole esso si fa compagno dell’uomo, complice della sia irrequietezza e compagno del suo girovagare. Alimenta quel senso di mancanza di confine che solo un orizzonte visto da una barca a vela può dare […]

…la fine dell’estate.

…la fine dell’estate.

La fine di una stagione è quando continuando a navigare alle Eolie ti accorgi che i colori sono cambiati, tutto si attenua e le giornate sembrano immobili nella leggera foschia che fa sembrare le Isole più lontane del solito. Sembra anche di arrivare in un posto dove non troverai nessuno ad aspettarti. In realtà è così perché le baie non sono più frequentate da barche all’ancora e le spiaggette sono vuote. I campi boe che in estate erano gremiti di imbarcazioni legate ai gavitelli sono disarmati, ed i pontili che permettono di scendere ai numerosi tender non ci sono più.  La fine di una stagione alle Eolie è segnata anche dal fatto che nei piccoli paesi tutte le attività si fermano, anche i locali chiudono e chi rimane aperto sono solo il fornaio, il tabaccaio un bar… non sempre, non in tutte le isole e se vogliamo una pizzeria, la troviamo solo a Lipari, quando apre. Ma un pensiero va a tutte quelle persone che anche quest’anno le ho viste e sentite passare da queste isole, sulla mia barca, agli amici che ogni anno ritrovo qua, che come me fanno gli skippers. I pontili sono sempre pieni di persone che arrivano e che partono con trolley e zaini appresso, persone che cercano la propria barca, su quella dove hanno prenotato e dove trascorreranno la loro settimana di vela, di mare ed un mare di risate!

Navigare alle Eolie significa intraprendere un viaggio composto da molti ingredienti che renderanno la settimana speciale, diversa da tutto quello che siamo tendenzialmente abituati a vivere nella quotidianità. Il contatto diretto con l’acqua salata, la pelle arsa dal sole ed il calore sul viso, vi accompagneranno ogni giorno, come ogni giorno sostituito dalla notte vi farà vivere un’ atmosfera serale o meglio notturna dal sapore selvaggio, come quello di un ancoraggio tra rocce, terra, mare e stelle, soprattutto quando non c’è la luna vedrete che le stelle diventano veramente tante…

Navigare alle Eolie significa anche trascorrere serate in piccoli locali, dove la musica si fonde all’atmosfera delle candele, tutto questo su una delle numerose terrazze, i tetti di queste bianche case, magari sorseggiando uno spritz o un Gyntonic. L’incontro, conoscere persone che sono arrivate sulle isole insieme a te ed in quei giorni navigheranno con te o su altre barche e quando gli equipaggi spontaneamente si radunano, c’è lo scambio culturale tra tanti ragazzi che arrivano da tanti posti diversi, città lontane ma anche paesi esteri.

Navigare alle Eolie significa avere la possibilità di entrare in contatto con la cultura culinaria di queste Isole che è basata sul pesce, ma anche su specialità di carne e non vi lascerà certamente indifferenti. Come non potrete non assaggiare i prodotti tipici della pasticceria siciliana, dal cannolo alle cassate sino alle granite messinesi che come dicono i locali, la granita più buona si mangia a Salina da Alfredo, ma anche la pasta di mandorle e la crema di pistacchio non sono da sottovalutare!

Eolie, Eolie… Isole Eolie un ritornello di sapori, odori e situazioni che si articolano tra roccia, mare, vento e sole. Dinamiche incomprendibili per chi non si è regalato almeno una volta una vacanza in questo preistorico arcipelago eoliano.

I vulcani, come Stromboli che ad oggi regala ancora spettacoli con le sue continue eruzioni e la caduta dei lapilli sulla sciara di fuoco, e il cratere dell’isola di Vulcano che se pur spento da cento anni ha una sua attività di esalazioni solforose di zolfo, ma che permette comunque la risalita a piedi regalando spettacoli panoramici su tutto l’arcipelago con scorci e dirupi, scarpate che conducono al cratere ormai inattivo, ma che conserva il suo aspetto, ricordando molto il paesaggio lunare.

Le brezze delle Eolie sono sempre piacevoli e permettono di navigare a vela senza particolari sforzi ed è una vela per tutti, famiglie con bambini, ma anche ragazzi giovani possono fare l’esperienza di farsi spingere dal vento per andare da un posto all’altro senza l’uso del motore, entrando in armonia con i suoni della natura, come il soffio del vento, il mormorio dell’acqua che scivola sullo scafo dopo che la prua la fende, una scotta che sbatte sull’albero uno scricchiolio dello scafo per le forze e le tenzioni in atto, e con un po’ di fortuna perché no, l’incontro con i delfini sulla prua che giocano con le onde e con la barca.

Andare a visitare le molte grotte, entrare all’interno con il gommone ed andare così nel profondo da perdere la luce alle spalle, grotte come fiordi a cielo chiuso per visitare i meandri di queste terre, queste coste che tanto ricordano i dinosauri. Farsi un bagno alla Canna, lo scoglio più alto di tutto l’arcipelago, ben settanta quattro metri, regala emozioni importanti essendo così irto in mezzo al niente, al blu alla profondità marina. Già perché qua alle Eolie il mare raggiunge anche oltre tremila metri di profondità, questi fondali sono pieni di crateri spenti ed al di là delle stime nessuno sa cosa conservano, quanti e quali segreti storici, naturali e misteriosi vi possono essere non è dato sapere a nessuno, l’aspetto più romantico ed affasciante dei tesori del mare.

Ma come dicevamo è arrivato l’ inverno e con lui tutto rallenta, quasi si ferma, le Isole Eolie si addormentano lentamente per il loro letargo, calano i battiti, si accorciano le giornate, baie, spiagge, vicoli e piazzette si svuotano e come per una naturale bellezza solo pochi abitanti continuano a far si che questi paesi rimangano magicamente in vita, per le Eolie i locali sono come un loro amato custode che si prende cura di tanti aspetti, mentre tutto il turismo che le ha popolate, animate è sparito chissà in quanti altri posti. Anche il mare durante l’inverno è sempre clemente con queste isole, tranne rare volte che lo si vede in burrasca, ma è la sua quiete la caratteristica più rilevante che differenzia questo posto. La quiete delle calme acque, vive in questo formidabile arcipelago, un posto dove tutto l’anno si respira tranquillità e serenità, un posto dove grazie anche agli abitanti l’ospitalità non manca e quando si parte per la fine della stagione, dopo poco è già nostalgia…!