Eolie, forse non tutti sanno che…

Forse non tutti sanno che…

Lo Scoglio della Nave è uno dei pittoreschi isolotti e scogli vulcanici che circondano l’isola di Panarea nell’arcipelago delle Eolie. Si trova a sud-est dell’isola, vicino agli altri celebri faraglioni: Basiluzzo, Dattilo, Lisca Bianca, Lisca Nera e Bottaro.

Perché si chiama Scoglio della Nave?

Il nome deriva dalla forma, che ricorda vagamente una nave affiorante dal mare. Visto da alcune angolazioni, soprattutto dal mare, sembra una carena rovesciata o un relitto.

Caratteristiche:

È uno scoglio scuro di origine vulcanica, privo di vegetazione.

Disabitato e inaccessibile, ma molto suggestivo dal punto di vista paesaggistico.

Frequentato da diportisti e subacquei, che lo ammirano durante le escursioni attorno a Panarea.

Ambiente circostante:

Le acque attorno sono trasparenti e profonde, ideali per lo snorkeling.

Vicino si trovano fumarelle sottomarine gas vulcanici che risalgono in bolle. 

Fa parte dell’area marina protetta, quindi la navigazione e la pesca sono regolamentate.

Ecco i principali siti scogli e isolotti attorno a Panarea, con curiosità geologiche e mitologiche:

Basiluzzo:

Il più grande dei satelliti di Panarea, disabitato.

Antico cono vulcanico emerso, con pareti a picco e resti romani villa, vasche.

Spettacolare per escursioni in barca e snorkeling.

Dattilo

Scoglio verticale, molto stretto, simile a un dito da cui il nome.

Spettacolare al tramonto, cambia colore con la luce.

Base rocciosa ideale per immersioni.

Lisca Bianca

Prende il nome dal colore chiaro della roccia alterata da fumarole.

Nelle acque circostanti si vedono fumarole sottomarine bolle vulcaniche che risalgono.

Luogo magico, spesso avvolto in vapori leggeri.

Lisca Nera

Quasi completamente sommersa, difficile da vedere: pericolosa per la navigazione.

Probabile cratere vulcanico affondato.

Inaccessibile ma misteriosa, affascina chi ama geologia e leggende.

Bottaro

Vicinissimo a Lisca Bianca, famoso per le emissioni di gas sottomarino CO2.

Le bolle creano un effetto “acqua che bolle”: ottimo spot per immersioni.

Fa parte della zona protetta A dell’area marina.

Scoglio della Nave

Già citato: ricorda una nave sommersa.

Suggestivo da lontano, solitario e scenografico.

Il clima estivo delle Isole Eolie giugno–settembre è caldo, secco e ventilato, tipicamente mediterraneo, ideale per mare e vacanze all’aperto.

Temperature medie:
Giugno 24–28°C di giorno, 18–22°C di notte
Luglio–agosto 28–34°C di giorno, 22–26°C di notte
Settembre: 25–30°C di giorno, 20–24°C di notte

Vento:
Sempre presente, specialmente il Maestrale da nord-ovest e la brezza marina.
Rende il caldo più sopportabile e ideale per chi va in barca

Mare:
Temperatura dell’acqua tra 23 e 27°C da giugno a settembre
Perfetta per nuotare, snorkeling e immersioni

Pioggia:
Rarissima in estate, quasi assente da metà giugno a fine agosto
Settembre può avere qualche giorno più variabile, ma resta secco

Ore di sole:
Fino a 12–14 ore di luce al giorno
Tramonti spettacolari, soprattutto da Salina, Filicudi e Stromboli

In sintesi: clima ideale per chi cerca mare, natura, sole e zero umidità.

L’inverno alle Isole Eolie dicembre–febbraio è mite, umido e ventoso, con temperature più alte rispetto al resto d’Italia, ma con giornate brevi e frequenti piogge.

Temperature medie:
Minime 10–12°C
Massime 14–17°C
Rare le gelate o il freddo intenso, ma può fare fresco soprattutto con vento

Pioggia:
È la stagione più piovosa
Dicembre e gennaio sono i mesi con più precipitazioni
Le piogge sono spesso brevi ma intense.

Vento:
Spesso forte, soprattutto Scirocco caldo e umido e Maestrale freddo e secco.
Il mare può essere mosso, e i collegamenti via nave o aliscafo a volte sospesi.

Sole:
Giornate corte, con 5–7 ore di luce
Ma ci sono anche giornate limpide e piacevoli

Natura:
L’isola è verde e rigogliosa, la terra si riposa
Ottimo periodo per chi cerca tranquillità totale, passeggiate solitarie, silenzio e panorami suggestivi.

È una stagione adatta a scrittori, escursionisti e chi ama l’isolamento autentico.

In inverno, le Isole Eolie offrono un’esperienza diversa, più intima e autentica, lontana dal turismo di massa. Ecco cosa puoi fare:

Escursioni nella natura
Salina, sentiero per Fossa delle Felci (con vista su tutte le isole)
Lipari, trekking tra Quattrocchi, Pianoconte e le cave di pomice.

Filicudi, percorso da Valdichiesa a Filo Braccio
Stromboli trekking fino all’Osservatorio zona sicura, anche d’inverno.

Esplorazione vulcanica
Passeggiata sul cratere spento di Vulcano
Vista notturna delle eruzioni dello Stromboli da Ginostra o Ficogrande.

Relax e silenzio
Ideale per scrivere, meditare, leggere, fotografare
Alcuni B&B o case in affitto restano aperti per chi cerca isolamento creativo.

Sapori locali
Trattorie aperte tutto l’anno soprattutto a Lipari e Salina.
Degustazione di Malvasia, capperi e conserve locali.
Acquisto diretto da produttori formaggi, marmellate, vino.

Fotografia e pittura
Luci invernali forti e limpide, mare in movimento, cieli spettacolari.
Pochi turisti libertà totale di esplorare

Per chi ama il mare anche d’inverno.
Clima mite: si può fare kayak, snorkeling (con muta), o anche brevi bagni nei giorni più caldi.

Feste religiose locali.

Natale e Capodanno in stile isolano
Processioni e piccole sagre (dipende dalla comunità.

Nota: molte strutture chiudono tra novembre e marzo, quindi conviene organizzarsi in anticipo, soprattutto per:

– Alloggio
– Traghetto (le corse sono meno frequenti).
– Ristoranti aperti.

Gli scogli Gianfante e Montenassari si trovano a sud-ovest di Filicudi, al largo di Capo Graziano, e fanno parte del suggestivo arcipelago minore che circonda l’isola.

Scoglio Gianfante :

Il nome “Gianfante” (o “Giafante”) richiama “gigante” nel dialetto eoliano.

È uno scoglio imponente e isolato, dalla forma squadrata.

Secondo la tradizione popolare, rappresenta un gigante pietrificato che sorvegliava l’isola.

Luogo molto amato da pescatori e subacquei per la bellezza delle acque e dei fondali circostanti.

Scoglio Montenassari

Più piccolo e meno noto del Gianfante.

Si trova poco distante da esso, nello stesso tratto di mare.

Il nome potrebbe derivare da antiche parole legate alla navigazione o alla forma dello scoglio.

Caratteristiche comuni

Acque limpide, profonde e ricche di vita marina.

Ottimi punti per immersioni e snorkeling, anche se servono condizioni di mare calmo e buona esperienza.

Non accessibili a piedi, si raggiungono solo in barca o kayak.

Entrambi gli scogli sono parte dell’area marina protetta di Filicudi.

Sono spesso presenti nelle leggende locali enella memoria dei pescatori, che li considerano punti di riferimento e zone di rispetto.

La Storia : le Isole Eolie.

La storia: le Isole Eolie.

Le Isole Eolie hanno una storia millenaria affascinante, che affonda le radici nella preistoria e attraversa tutte le principali civiltà del Mediterraneo. Gli abitanti delle Eolie oggi circa 14.000 distribuiti su sette isole discendono da un mosaico di popoli antichi che hanno lasciato tracce profonde nella cultura, nella lingua, nell’architettura e persino nella cucina.

Preistoria e civiltà eoliana le prime tracce umane risalgono al Neolitico (V millennio a.C.), con insediamenti a Castellaro Vecchio (Lipari) e Capo Graziano (Filicudi).

Gli abitanti erano agricoltori e ceramisti, famosi per la lavorazione dell’ossidiana, una pietra vulcanica nera usata per utensili e commerciata in tutto il Mediterraneo.

Si parla di una vera Civiltà eoliana, con cultura materiale e ceramica proprie.

Greci e la fondazione di Lipari (VI sec. a.C.)

I Greci colonizzano le isole e fondano la città di Lipari, che diventa un centro fiorente.

Le Eolie entrano nel mito: Eolo, dio dei venti, dà il nome all’arcipelago.

Si sviluppano acropoli, templi, necropoli e il culto di divinità greche (come Demetra, Afrodite, Eracle).

Romani e Bizantini dopo le guerre puniche, le isole passano sotto dominio romano.

L’epoca romana è di decadenza relativa, ma continuano le attività agricole e termali (soprattutto a Vulcano).

In seguito, le isole passano ai Bizantini, che rafforzano Lipari e costruiscono fortificazioni.

Saraceni e Normanni nell’IX secolo, i Saraceni devastano le isole: molti abitanti vengono uccisi o deportati. Normanni le riconquistano nell’XI secolo, avviando una rinascita religiosa e agricola.

Vengono ricostruiti monasteri, chiese, e si rafforza il culto cristiano.

Età moderna: pirati, spagnoli e Borboni. Le Eolie restano vulnerabili agli attacchi pirateschi fino al XVII secolo (famigerato il sacco turco del 1544: Lipari fu saccheggiata da Khayr al-Din detto Barbarossa). Sotto gli spagnoli dal 1500 in poi) si costruiscono mura e si fortifica il castello di Lipari.

I Borboni (1700–1800) usano alcune isole come *luogo di confino politico e punizione.

XX secolo e oltre. Nel primo Novecento, molte famiglie eoliane emigrano (soprattutto da Alicudi, Filicudi, Salina) verso Australia, Argentina, Stati Uniti.

Durante il fascismo, Filicudi e Lipari ospitano esiliati politici (tra cui anche personaggi noti dell’antifascismo).

Dagli anni ’60 in poi, con il turismo e l’arrivo dell’elettricità, le isole cominciano a rinascere.

Oggi: chi sono gli eoliani?

Gli abitanti attuali sono spesso discendenti delle famiglie storiche, ma ci sono anche nuovi residenti da tutta Italia e dall’estero.

L’identità eoliana è forte: si parla un dialetto siciliano con influenze arcaiche, si mantengono tradizioni agricole e religiose, e si valorizzano mestieri antichi (pescatori, contadini, artigiani).

Curiosità storiche dicono che a Filicudi si trovano graffiti preistorici a Filo Braccio.

Salina era l’unica isola non amministrata da Lipari in epoca borbonica.

Alicudi è rimasta senza elettricità fino al 1990: la sua storia è fatta di isolamento e autosufficienza.

Panarea storia degli anni 50:

negli anni ’50, Panarea era un’isola remota e incontaminata, lontana dall’immagine glamour che avrebbe acquisito nei decenni successivi. La vita quotidiana era scandita da ritmi lenti e tradizionali, con la pesca e l’agricoltura come principali fonti di sostentamento. L’elettricità non era ancora presente: gli abitanti vivevano alla luce di candele e lampade a petrolio, e l’illuminazione pubblica fu introdotta solo negli anni ’80. 

La popolazione dell’isola era composta da poche centinaia di persone, distribuite tra i piccoli borghi di Ditella, Drauto e San Pietro. Le abitazioni erano semplici e bianche, costruite con materiali locali e spesso circondate da orti e vigneti. Le tradizioni popolari erano vive e sentite: si raccontavano ancora leggende come quella delle “Donne Volanti”, presunte streghe che si diceva volassero di notte sopra le onde, una credenza che potrebbe essere legata all’ingestione accidentale di ergot, un fungo allucinogeno presente nei cereali.

Il turismo era praticamente inesistente. Solo nel 1954, l’artista surrealista cileno Roberto Matta visitò l’isola, segnando uno dei primi contatti tra Panarea e il mondo dell’arte internazionale. Fu però negli anni ’60 che Panarea iniziò a trasformarsi, grazie all’apertura dell’Hotel Raya da parte di Myriam Beltrami e Paolo Tilche, che attirarono artisti e intellettuali, dando inizio alla fama dell’isola come destinazione chic. 

Oggi, Panarea conserva ancora tracce di quel passato autentico: i sentieri che attraversano l’isola, le antiche rovine del villaggio dell’età del bronzo a Capo Milazzese e la vista mozzafiato sullo Stromboli ricordano un’epoca in cui la natura e le tradizioni dominavano la vita quotidiana.

L’Hotel Raya è stato fondato nei primi anni ’60 da Myriam Beltrami e *Paolo Tilche, una coppia di artisti e visionari provenienti da Milano. Affascinati dalla bellezza selvaggia di Panarea, decisero di stabilirsi sull’isola, trasformando un vecchio rudere nella “più bella terrazza del mondo sospesa fra cielo e mare”. Il Raya nacque così, non solo come albergo, ma come espressione di uno stile di vita controcorrente, che univa eleganza, semplicità e rispetto per la natura.

L’architetto e designer Paolo Tilche progettò l’hotel seguendo una filosofia di “architettura naturalistica”, ispirata alla tradizione locale e all’ambiente circostante. Le strutture furono realizzate con materiali naturali e si integravano armoniosamente nel paesaggio, contribuendo a definire l’estetica distintiva di Panarea.

Negli anni successivi, il Raya divenne un punto di riferimento per artisti, intellettuali e celebrità internazionali. Ospiti illustri come Naomi Campbell, Dolce & Gabbana, Mike Tyson e la cantante Noa hanno soggiornato presso l’hotel, attratti dalla sua atmosfera unica e dalla bellezza dell’isola.

Myriam Beltrami, oltre a gestire l’hotel, si dedicò alla moda, creando una boutique che divenne un punto di riferimento per i turisti. Dopo la scomparsa del marito e del figlio, fondò la Fondazione Raya, con l’obiettivo di contribuire al progresso e al miglioramento della qualità della vita sull’isola.

Oggi, l’Hotel Raya continua a rappresentare l’essenza di Panarea: un luogo dove la bellezza naturale, la cultura e l’ospitalità si fondono in un’esperienza indimenticabile.


Filicudi negli anni 50:

Negli anni ’50, l’isola di Filicudi offriva uno spaccato autentico della vita mediterranea, caratterizzato da semplicità, autosufficienza e un profondo legame con la terra e il mare.

Vita quotidiana e comunità all’epoca, la popolazione di Filicudi contava circa 1.500 abitanti, distribuiti tra piccoli borghi come Pecorini a Mare, Valdichiesa e Filicudi Porto. Le abitazioni erano costruite secondo la tradizione eoliana: case bianche con terrazze ombreggiate da pergolati, tetti in canna e paglia, e piccole finestre per proteggersi dal sole e dal vento.

La vita era scandita da attività agricole e artigianali. Un esempio emblematico è Nino Triolo, che svolgeva molteplici mestieri: falegname, agricoltore, pescatore, saldatore, procaccia postale, barista e trasportatore con l’asino. Fu anche il primo a introdurre la granita sull’isola, servendola ai primi turisti stranieri.

Agricoltura e pesca l’economia locale si basava principalmente sull’agricoltura, con la coltivazione di capperi, fichi e viti per la produzione di vino e Malvasia. La pesca era un’altra risorsa fondamentale, con un’abbondante fauna ittica che includeva specie pregiate come le aragoste. 

Isolamento e primi turisti negli anni ’50, Filicudi era ancora priva di elettricità, che sarebbe arrivata solo nel 1986. Le comunicazioni con le altre isole e la Sicilia erano limitate a poche corse settimanali di piroscafi e motovelieri. Nonostante l’isolamento, l’isola iniziava ad attirare i primi turisti avventurosi, attratti dalla sua bellezza incontaminata e dalla possibilità di praticare la pesca subacquea.

Patrimonio archeologico durante negli anni ’50, furono condotti importanti scavi archeologici che portarono alla luce il villaggio preistorico di Capo Graziano, risalente all’età del bronzo medio. Situato su un terrazzo a 100 metri sul livello del mare, il sito comprendeva 27 capanne a pianta ovale, costruite con muretti a secco e strutture in legno. 

Un’isola sospesa nel tempo, Filicudi negli anni ’50 era un luogo dove il tempo sembrava essersi fermato. La vita semplice, il paesaggio selvaggio e l’assenza di modernità conferivano all’isola un fascino unico, che avrebbe continuato ad attrarre artisti, intellettuali e viaggiatori in cerca di autenticità nei decenni successivi.

Le Isole Eolie viste dal mare!

L’isola di Salina, parte dell’arcipelago delle Eolie in Sicilia, è una destinazione incantevole da visitare dal mare per diverse ragioni.

Paesaggi mozzafiato, dal mare, puoi ammirare le ripide scogliere, le spiagge nascoste e i due vulcani spenti, Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri, che dominano l’isola.

Acque cristalline, le acque limpide e turchesse sono perfette per il nuoto, lo snorkeling e le immersioni. Dal mare, puoi raggiungere calette isolate e grotte marine.

Tramonti indimenticabili, Salina è famosa per i suoi tramonti spettacolari, che si possono godere al meglio da una barca, con il sole che si tuffa nel mare Tirreno.

Accesso a spiagge remote, molte delle spiagge più belle di Salina, come Pollara e Rinella, sono più facilmente accessibili dal mare.

Esperienza autentica, navigare intorno all’isola ti permette di scoprire angoli nascosti e di vivere un’esperienza più intima e autentica rispetto alla visita via terra.

Gastronomia locale, molte escursioni in barca includono degustazioni di prodotti locali, come i capperi di Salina e il vino Malvasia, che puoi gustare mentre sei circondato dal mare.

Tranquillità, rispetto ad altre isole Eolie più turistiche, Salina offre un’atmosfera più tranquilla e rilassata, ideale per chi cerca pace e natura.

Visitare Salina dal mare è un’esperienza unica che ti permette di apprezzare appieno la bellezza naturale e il fascino di questa perla delle Eolie.

L’isola di Panarea, la più piccola delle Isole Eolie in Sicilia, è una meta incantevole da visitare dal mare per diversi motivi.

Paesaggi mozzafiato, Panarea è famosa per le sue acque cristalline, le spiagge incontaminate e le scogliere a picco sul mare. Navigare intorno all’isola permette di ammirare panorami unici, come la baia di Cala Junco, una delle più belle dell’arcipelago.

Cale e spiagge nascoste, molte delle calette e spiagge di Panarea sono accessibili solo via mare. Visitarla in barca ti consente di esplorare angoli remoti e tranquilli, lontani dalla folla.

Archeologia e storia, dal mare si possono vedere i resti di un antico villaggio preistorico risalente all’età del bronzo, situato sul promontorio di Punta Milazzese. Questo sito archeologico aggiunge un fascino storico alla visita.

Isole minori e scogli, Panarea è circondata da isolotti e scogli, come Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca, che sono ideali per fare snorkeling o semplicemente per godersi la bellezza naturale. Queste formazioni rocciose creano un paesaggio marino unico.

Vita marina, le acque intorno a Panarea sono ricche di vita marina, rendendola un paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. È possibile osservare pesci colorati, stelle marine e altri organismi marini.

Tramonti indimenticabili, una gita in barca al tramonto regala viste spettacolari, con il sole che si tuffa nel mare tingendo il cielo di tonalità calde.

Atmosfera esclusiva Panarea è conosciuta come una meta chic e riservata, frequentata da vip e viaggiatori in cerca di tranquillità. Visitarla dal mare ti permette di vivere un’esperienza ancora più esclusiva.

In sintesi, visitare Panarea dal mare è il modo migliore per apprezzarne la bellezza naturale, la storia e l’atmosfera unica, regalando un’esperienza indimenticabile.

L’isola di Stromboli, situata nell’arcipelago delle Eolie in Sicilia, è una meta affascinante da visitare dal mare per diverse ragioni.

Vista del vulcano attivo, Stromboli è famosa per il suo vulcano attivo, uno dei pochi al mondo in eruzione continua. Dal mare, si può ammirare lo spettacolo naturale delle esplosioni e delle colate laviche, specialmente di notte, quando il cielo si illumina con bagliori rossastri.

Accesso alle grotte marine, navigando intorno all’isola, si possono esplorare grotte marine e insenature nascoste, come la Grotta del Cavallo, accessibili solo via mare. Queste formazioni geologiche offrono un’esperienza unica e suggestiva.

Spiagge incontaminate, le spiagge di Stromboli, come la Spiaggia di Ficogrande o quella di Scari, sono più facilmente raggiungibili dal mare. Sono luoghi ideali per fare il bagno in acque cristalline e godersi la tranquillità.

Panorami mozzafiato, la vista dell’isola dal mare regala panorami unici, con il vulcano che si staglia sullo sfondo e i caratteristici paesini bianchi che si affacciano sulla costa.

Escursioni in barca, le gite in barca permettono di circumnavigare l’isola, scoprendo angoli remoti e osservando la flora e la fauna marina, tra cui delfini e tartarughe.

Tramonti indimenticabili, dal mare, si può godere di tramonti spettacolari, con il sole che si tuffa nel mare Tirreno e il vulcano che si staglia contro il cielo colorato.

Visitare Stromboli dal mare è un’esperienza che combina avventura, natura e relax, rendendola una destinazione imperdibile per chi ama il mare e i paesaggi vulcanici.

L’Isola di Vulcano, situata nelle Isole Eolie in Sicilia, è una meta affascinante da visitare, specialmente dal mare. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena esplorarla da questa prospettiva.

Vista panoramica, dal mare, puoi ammirare l’imponente Vulcano della Fossa, il cratere principale dell’isola, con il suo caratteristico pennacchio di fumo. La vista della costa con le sue scogliere e spiagge è spettacolare.

Terme naturali, le acque termali di Vulcano sono famose per le loro proprietà benefiche. Avvicinandosi in barca, puoi godere delle acque calde e delle fumarole sottomarine, che creano un’esperienza unica.

Spiagge incontaminate, molte delle spiagge di Vulcano sono accessibili solo via mare. La Spiaggia delle Sabbie Nere, con la sua sabbia vulcanica, è particolarmente suggestiva e ideale per una sosta in barca.

Snorkeling e immersioni, le acque cristalline intorno a Vulcano sono perfette per lo snorkeling e le immersioni. La vita marina è ricca e ci sono formazioni rocciose vulcaniche da esplorare.

Tramonti indimenticabili, guardare il tramonto dal mare, con l’isola di Vulcano sullo sfondo, è un’esperienza magica. I colori del cielo si riflettono sull’acqua, creando un’atmosfera unica.

Isolamento e tranquillità, visitare Vulcano dal mare ti permette di scoprire angoli remoti e tranquilli, lontani dalla folla, ideali per chi cerca relax e natura incontaminata.

In sintesi, visitare l’Isola di Vulcano dal mare offre una prospettiva unica e indimenticabile, arricchita dalla bellezza naturale e dalle attività che solo questo approccio può regalare.

Visitare Lipari dal mare offre un’esperienza unica e indimenticabile, grazie alla bellezza naturale, alla ricchezza storica e alle attività che si possono godere. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena esplorare Lipari dal mare:

Panorami mozzafiato, le coste di Lipari sono caratterizzate da scogliere a picco sul mare, grotte nascoste e calette incontaminate. Dal mare, puoi ammirare la varietà dei colori, dalle acque cristalline alle rocce vulcaniche, che creano un contrasto spettacolare.

Accesso a calette isolate, molte delle spiagge più belle di Lipari sono raggiungibili solo via mare. Visitare l’isola in barca ti permette di scoprire angoli remoti e tranquilli, lontani dalla folla.

Esplorazione delle grotte marine, Lipari è famosa per le sue grotte, come la Grotta del Sangue e la Grotta degli Angeli, che possono essere esplorate solo dal mare. Queste formazioni naturali offrono un’esperienza magica, con giochi di luce e colori unici.

Attività acquatiche, il mare intorno a Lipari è perfetto per attività come snorkeling, immersioni e nuoto. Le acque sono ricche di vita marina e offrono una visibilità eccezionale, ideale per gli amanti della natura.

Vista sui faraglioni e sugli scogli, dal mare, puoi ammirare i famosi faraglioni di Lipari, come quelli di Pietra Lunga e Pietra Menalda, che emergono dall’acqua in modo spettacolare.

Tramonti indimenticabili, una gita in barca al tramonto regala momenti magici, con il sole che si tuffa nel mare e tinge il cielo di tonalità calde, creando un’atmosfera romantica e suggestiva.

Connessione con la storia, Lipari ha una lunga storia legata al mare, dai tempi degli antichi Greci e Romani. Navigare lungo le sue coste ti permette di immaginare come fosse l’isola nei secoli passati, con i suoi porti e le sue fortificazioni.

Flessibilità e libertà, esplorare Lipari in barca ti dà la libertà di creare il tuo itinerario, fermarti dove vuoi e goderti il viaggio senza limiti di orari o percorsi prestabiliti.

Vista unica del Castello di Lipari, dal mare, puoi ammirare il Castello di Lipari, una fortezza storica che domina l’isola, da una prospettiva diversa e suggestiva.

Esperienza rilassante, navigare nelle acque tranquille di Lipari è un’esperienza rilassante, lontana dal caos quotidiano, perfetta per rigenerarsi e godersi la natura.

In sintesi, visitare Lipari dal mare è un modo straordinario per scoprire l’isola in tutta la sua bellezza, combinando avventura, relax e contatto con la natura.

Arrivando nel luogo remoto di Filicudi

La Canna Filicudi

La Canna di Filicudi è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi dell’isola di Filicudi che fa parte delle Isole Eolie in Sicilia. La Canna è una grande scogliera rocciosa che si erge dal mare, simile a una sorta di colonna naturale ed è uno degli scogli più iconici di Filicudi. Caratteristiche della Canna di Filicudi La Canna è una torre rocciosa che si erge per circa 71 metri dal livello del mare. La sua forma affusolata e slanciata, simile a una canna (da cui il nome), la rende facilmente riconoscibile e un punto di riferimento nella zona. La Canna di Filicudi è il risultato di un’attività vulcanica antica. La roccia vulcanica che la compone è molto resistente all’erosione, il che ha permesso a questa formazione naturale di sopravvivere nei millenni. Si trova a sud-est di Filicudi, vicino alla costa, ed è visibile anche dal mare, diventando un punto panoramico molto apprezzato. La Canna è uno dei luoghi più ammirati dai turisti che visitano l’isola. La Canna di Filicudi ha anche un suo lato leggendario. Alcuni racconti popolari della zona suggeriscono che la sua forma particolare abbia ispirato diverse storie mitologiche o sia stata considerata un “pilastro” della natura da diverse culture che si sono succedute nel Mediterraneo. La sua maestosità ha sempre attirato l’attenzione di marinai, poeti e pittori, che l’hanno immortalata nelle loro opere. La Canna di Filicudi è una meta molto ambita dai visitatori che arrivano in barca o con escursioni organizzate. Dall’acqua, il panorama offerto dalla Canna è davvero spettacolare, ed è uno dei luoghi più fotografati delle Isole Eolie. La zona attorno alla Canna è ricca di fauna marina, e molti turisti praticano lo snorkeling o le immersioni subacquee per esplorare i fondali marini che circondano la roccia. La trasparenza delle acque e la biodiversità fanno di questo posto un angolo ideale per chi ama il mare. Se ti trovi a Filicudi, puoi anche esplorare l’isola a piedi, scoprendo i suoi panorami mozzafiato e i sentieri che portano a vista sulla Canna e altre meraviglie naturali. Filicudi, pur essendo una delle isole più tranquille e meno turistiche delle Eolie, è famosa per la sua natura selvaggia e la sua grande bellezza naturale. La Canna, con la sua maestosità, è un simbolo dell’armonia tra natura e storia che caratterizza l’intero arcipelago. La roccia è un punto d’osservazione privilegiato da cui si possono ammirare anche le altre isole vicine. La Canna di Filicudi è un esempio perfetto della bellezza naturale e delle meraviglie geologiche che le Isole Eolie hanno da offrire. Se hai la fortuna di visitare Filicudi, non perdere l’opportunità di vedere questa spettacolare formazione rocciosa da vicino, sia via mare che durante un’escursione, e di immergerti nella natura incontaminata di questa isola che conserva il fascino di tempi lontani. Lo Scoglio Montenassari è una piccola formazione rocciosa che si trova nelle acque dell’isola di Filicudi una delle isole Eolie, in Sicilia. È situato vicino alla costa settentrionale dell’isola, a poca distanza dalla località di Porto. Questo scoglio è noto per la sua bellezza naturale e la sua posizione panoramica, ma non è una delle mete principali del turismo eoliano come altri luoghi più conosciuti. Caratteristiche dello Scoglio Montenassari:

Eolie Antiche
Montessori Isola di Filicudi

Lo Scoglio Montenassari si trova vicino alla costa settentrionale di Filicudi, ed è visibile dalle acque circostanti. Pur essendo piccolo, è un punto panoramico che attira l’attenzione di chi esplora l’isola via mare. Come molte formazioni rocciose delle Isole Eolie, lo scoglio Montenassari è il risultato di attività vulcanica che ha modellato l’intero arcipelago. La sua bellezza è accentuata dalla trasparenza delle acque circostanti, che lo rendono un posto ideale per attività come il snorkeling e le immersioni Lo Scoglio Montenassari è una piccola formazione rocciosa che si trova nelle acque dell’isola di Filicudi, una delle isole Eolie, in Sicilia. È situato vicino alla costa settentrionale dell’isola, a poca distanza dalla località di Porto. Questo scoglio è noto per la sua bellezza naturale e la sua posizione panoramica, ma non è una delle mete principali del turismo eoliano come altri luoghi più conosciuti. Caratteristiche dello Scoglio Montenassari: Lo Scoglio Montenassari si trova vicino alla costa settentrionale di Filicudi, ed è visibile dalle acque circostanti. Pur essendo piccolo, è un punto panoramico che attira l’attenzione di chi esplora l’isola via mare. Come molte formazioni rocciose delle Isole Eolie, lo scoglio Montenassari è il risultato di attività vulcanica che ha modellato l’intero arcipelago. La sua bellezza è accentuata dalla trasparenza delle acque circostanti, che lo rendono un posto ideale per attività come il snorkeling e le immersioni. L’accesso allo scoglio avviene principalmente via mare, ed è una meta per coloro che si avventurano in barca intorno a Filicudi. È anche possibile ammirarlo da alcune delle escursioni che partono dal porto dell’isola. L’accesso allo scoglio avviene principalmente via mare, ed è una meta per coloro che si avventurano in barca intorno a Filicudi. È anche possibile ammirarlo da alcune delle escursioni che partono dal porto dell’isola. L’area circostante allo Scoglio Montenassari è ricca di flora marina e presenta un ambiente naturale che invita a esplorazioni subacquee grazie alla sua biodiversità. Perché visitare lo Scoglio Montenassari Lo Scoglio Montenassari è particolarmente apprezzato dagli amanti della natura e della tranquillità, poiché non è uno dei luoghi super affollati delle Eolie. Offre uno scorcio affascinante di quella che è la filosofia naturale che permea le Isole Eolie, con il loro paesaggio vulcanico selvaggio e incontaminato. È anche un luogo ideale per chi cerca un po’ di isolamento lontano dalle mete più turistiche. Se stai visitando Filicudi, lo Scoglio Montenassari potrebbe essere una delle piccole meraviglie naturali che arricchiranno la tua esperienza nell’arcipelago delle Eolie, a contatto con un mare cristallino e una natura selvaggia.

Il Gianfante di Filicudi è uno degli angoli più caratteristici e spettacolari dell’isola di Filicudi, una delle Isole Eolie. Il termine “Gianfante” si riferisce a una particolare formazione rocciosa che ha la forma di un enorme elefante in dialetto siciliano, “gianfante” significa proprio “elefante”, che sembra emergere dal mare. Caratteristiche del Gianfante di Filicudi: Il Gianfante è una grande roccia che si trova nel mare a nord-est di Filicudi, vicino alla zona di Capo Graziano. La sua forma ricorda chiaramente quella di un elefante in posizione distesa, con la testa rivolta verso il mare. Questo rende la roccia particolarmente suggestiva e un punto di riferimento visivo per chi naviga nell’area. Come molte altre formazioni rocciose nelle Isole Eolie, il Gianfante è il risultato di attività vulcanica e geologica, che ha modellato le rocce delle isole. La sua forma unica è il risultato dell’erosione e del naturale processo di sedimentazione e spostamento delle rocce. Il Gianfante di Filicudi è visibile dal mare, ma non è facilmente raggiungibile via terra. I visitatori che vogliono ammirare questa particolare formazione rocciosa devono farlo in barca, oppure nel corso di escursioni marine organizzate intorno all’isola. Il Gianfante è uno dei punti panoramici più fotografati di Filicudi, poiché la sua imponente presenza, immersa nelle acque cristalline, offre un magnifico contrasto con il cielo e l’orizzonte circostante. Il Gianfante è un esempio perfetto della bellezza naturale che caratterizza le Isole Eolie, famosa per la sua geologia vulcanica e le forme naturali uniche. La sua somiglianza con un elefante lo rende un’attrazione particolarmente affascinante per i visitatori, sia per la sua apparenza che per il contesto naturale in cui si inserisce. Oltre alla visita in barca, il Gianfante è spesso inserito in itinerari di snorkeling o immersioni subacquee. L’area circostante è ricca di vita marina, quindi se sei un amante del mare, è un posto ideale per esplorare i fondali. Filicudi è una delle isole più tranquille delle Eolie, lontano dal turismo di massa, quindi visitare luoghi come il Gianfante ti permette di vivere un’esperienza più autentica e rilassante, immerso in un paesaggio naturale incontaminato. Il Gianfante di Filicudi è una delle meraviglie naturali che rende quest’isola così speciale. Se hai l’opportunità di visitare Filicudi, non perdere l’occasione di ammirare questa affascinante formazione rocciosa, sia per la sua bellezza che per il fascino legato alla sua origine vulcanica e alla sua posizione straordinaria.

Le Viscere dei Vulcani!

Le viscere delle “mie” isole. Vulcani Parte II

Raccontarvi della vita eruttiva di Vulcano è relativamente semplice se paragonata a quella del mio vulcano “del cuore”, lo Stromboli. Se è impossibile prevedere quando Vulcano tornerà alla fase eruttiva, lo stesso non può dirsi di “Iddu”, Lui, come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti delle Isole Eolie. Il vulcano più conosciuto delle Eolie, infatti, è in perenne attività: le eruzioni sono continue, più volte all’ora, ma sono particolarmente piccole e non superano le decine di metri cubi di magma. Persino i fenomeni estremi, i  cosiddetti “parossismi” – violente e improvvise esplosioni, che formano delle colonne eruttive che  si sono verificate solo quattro volte negli ultimi vent’anni – hanno un volume che è solo tre volte più elevato delle eruzioni ordinarie. Sempre il Dottor Coltelli che ci aiutato a capire meglio l’attività eruttiva di Vulcano ci dice che lo Stromboli è comunque un vulcano pericoloso oltre a rappresentare una rarità: sul pianeta ne esiste solo un altro con le stesse caratteristiche, che si trova alle isole Vanuatu e si chiama Yasur. Poi c’è Vulcano, la cui attività è totalmente slegata da quella dello Stromboli. È un vulcano più convenzionale, ma desta maggiore preoccupazione perché quando esplode emette milioni di metri cubi di lava. I suoi volumi eruttivi sono impattanti per la dimensione dell’isola e sono comparabili alle eruzioni esplosive dell’Etna. E del resto è qui che i romani e i greci hanno collocato il dio dei vulcani. Questo significa che nell’antichità la sua attività era considerata più forte di Stromboli. Vulcano, infatti, passa gradualmente da periodi in cui è quiescente – caratterizzati comunque da forti emissioni di gas e piccoli terremoti sotterranei – alla fase eruttiva.

Nel farlo, mostra una serie di variazioni: risale il magma e fa crescere l’emissione di gas, oltre a rompere la crosta terrestre creando terremoti di bassa intensità; ma fa aumentare anche la temperatura delle falde acquifere sottostanti, e allora sì che si genera una forte sismicità. È un percorso lento e complesso che spesso e volentieri “abortisce” esaurendosi. Come è successo dall’88 al ‘93, quando si è verificata la crisi più importante, poi rientrata. La stessa situazione sembra si sia riproposta a settembre 2021. Nonostante questa periodicità, per Vulcano, è tutto difficilissimo da prevedere.

Lo Stromboli invece, dal punto di vista statistico è uno dei pochi vulcani sulla terra in attività quasi continua e  costituisce la più settentrionale delle sette Isole Eolie. Il suo edificio si alza più di 920 metri sopra il livello del mare, ma la sua base si trova a una profondità di circa 2000 metri sotto il livello del mare. A dispetto di quanto possa sembrare “tradizionale” vedendolo arrivare dal mare in barca a vela con quella sua forma conica perfetta fatta di lisce pendici che si tuffano nel mare profondo, lo Stromboli è un vulcano molto complesso dal punto di vista vulcanologico. Questa complessità rispecchia la sua intera storia che è caratterizzata dalla crescita e successiva distruzione di una serie di edifici vulcanici. La vita di ciascuno di tali edifici sembra terminare con un collasso di settore, cioè una voluminosa frana di roccia, che lascia una enorme nicchia, o un anfiteatro,  di “collasso”. Dopo il collasso più recente, circa 5000 anni fa, un nuovo edificio ha cominciato a costruirsi all’interno dell’ultima nicchia di collasso, che è conosciuto come “Stromboli attuale”, il cui versante attivo costituisce la Sciara del Fuoco. La sciara del fuoco è tecnicamente una depressione, un pendio naturale che dal cratere del vulcano prosegue fino al mare. Al di sopra di essa si trova un rande cono piroclastico in cui ci sono i tre crateri che nel caso di eruzioni più importanti ci regalano uno spettacolo unico: i lapilli e le rocce infuocate scendono lungo la sciara fino ad unirsi all’azzurro del mare. I crateri sommitali di questo edificio si trovano ad una quota di 750 m circa, cioè più di 100 metri al di sotto del punto più alto del vulcano. Immediatamente sopra l’area craterica (anche conosciuta come “terrazza craterica”) si erge il Pizzo sopra la Fossa, destinazione di molti visitatori che permette una vista spettacolare verso l’interno dei crateri. Da diversi decenni, si sono potuti distinguere tre crateri principali attivi, uno nell’estremità nord-est dell’area craterica, uno al centro, ed il terzo nella parte sud-ovest. Ognuno di questi crateri contiene diverse bocche eruttive, la cui quantità e le cui dimensioni variano a seconda dei livelli dell’attività eruttiva. In periodi di attività più intensa, il numero di bocche in attività può essere fino a 10. I crateri attivi sono luogo di un’attività persistente, in corso da diversi secoli, che normalmente consiste in piccole esplosioni ben separate tra loro, con lanci di frammenti di lava incandescente e variabili quantità di cenere fino a qualche decina o centinaio di metri sopra le bocche. Le esplosioni al solito durano qualche secondo o decina di secondi, e sono ben separate tra loro, con intervalli che possono variare fra un minuto e diverse ore. Tale attività viene chiamata “stromboliana”. Durante i periodi di attività più accentuata, alcune bocche producono un’attività di lancio di brandelli lavici quasi continua (“spattering”), che raramente possono portare alla formazione di piccole colate di lava intracrateriche, come alla fine di agosto 2009 e il 7 gennaio 2010. Eruzioni con emissione di colate laviche (trabocchi dai crateri o apertura di nuove bocche effusive fuori dai crateri) avvengono ad intervalli irregolari (mediamente una o due volte per decennio) e portano alla temporanea cessazione dell’attività stromboliana persistente ai crateri sommitali. Le colate possono raggiungere il mare, dove si formano delta lavici che al solito vengono rapidamente erosi dall’azione del mare. Tali effusioni possono avere durate fra pochi giorni e molti mesi. Durante l’eruzione del 2002-2003 ad esempio le effusioni suddette durarono addirittura 206 giorni. L’inizio di un’effusione lavica spesso è accompagnato da forte attività esplosiva ai crateri sommitali. E tuttavia il fenomeno più pericoloso nell’attività dello Stromboli sono esplosioni più grandi rispetto all’abituale attività stromboliana, cosiddetti “parossismi”. Molti di questi eventi lanciano bombe e blocchi di dimensioni plurimetriche nell’area sommitale (il Pizzo sopra la Fossa). Durante i parossismi più forti, la ricaduta di materiale piroclastico incandescente può causare incendi nella vegetazione sulle pendii esterne del vulcano. I parossismi più forti negli ultimi 100 anni sono stati quelli del 3 luglio e 28 agosto 2019. Un enorme boato, poi l’eruzione ed il terribile video della nube di fumo nero che insegue la barca a vela  sono immagini che fanno il giro del Mondo. Lo Stromboli regala emozioni via terra e via mare e mai avvicinandoti a lui, hai il sentore di essere in pericolo. Sembra che ogni volta crei un pretesto, una circostanza per avvertire con i segnali giusti chi si trova in un punto pericoloso che è il momento di allontanarsi. A protezione dei suoi abitanti che, fedeli, non abbandonano le sue sponde e a ptrotezione anche dei suoi ammiratori che con il naso all’insù ne sondano , talvolta sconcertati, le sue terrificanti meraviglie Iddu erge un muto viatico, una scappatoia che ci permette di girargli le spalle quanto basta per poi rivoltarsi a salutarlo per un’ultima volta, quasi fossimo tutti incapaci di dirgli addio davvero. E’ quasi umano il suo modo di agire, brontolare, borbottare, tornare alla quiete. Sarà per questo che di fascino ne ha da vendere come pochi altri siti al Mondo.

Il soffio del Vento!

Il soffio del Vento!

Il soffio del vento, frase tanto ripetuta quanto vera, il vento è l’energia della vita, la spinta che ti da la forza di andare avanti anche quando tutto sembra andare al contrario, ma si sa, anche quando il vento è contrario si può avanzare le tecniche della vela ce lo insegnano e allora perché non fare la stessa cosa anche nella quotidianità? Navigare di per se ha sempre implicato difficoltà da superare con forza, astuzia ed energia, tanta energia, questa disciplina l’arte della navigazione è un vero sinonimo della vita. Basta pensare anche a quando ci sentiamo soli, come isole in mezzo al mare, quindi occorre trovare il modo di raggiungere la terra ferma ed è proprio navigando che si può ritrovare quello che stiamo cercando, quello che si pensa di aver perso. L’uomo ed il mare è storia di sempre, le due realtà da sempre a confronto, da sempre in armonia e competizione, odio e amore, gioia e dolore. La felicità non è mai legata a fattori esterni, la felicità dipende dai noi, il mare rende liberi e felici se si è predisposti, il mare è un grande amplificatore dei sentimenti. Navigando in mari ed oceani ti accorgi di quanto siano differenti nella loro identicità, infatti anche se sei in mezzo a distese infinite di acqua, con l’orizzonte a trecento sessanta gradi non è mai uguale, si percepisce la diversità del luogo geografico, la distanza dalla costa e le condizioni climatiche locali identificano il posto e di conseguenza il tuo umore. Non è la stessa cosa non vedere la costa ma essere a poche miglia dalla terra, piuttosto che non vedere la costa e saperla a mille miglia di distanza, l’immensità degli oceani destabilizzano la mente, i crepuscoli inteneriscono qualsiasi cuore, si deve essere preparati psicologicamente per stare in mare a lungo, si deve essere pronti per superare tutte le prove che il mare come la vita ci pone davanti.

Da quando navigo alle Isole Eolie dopo aver percorso rotte lunghe e lontane uscendo dal Mediterraneo, attraversando l’oceano ed arrivando e navigando nel Mar dei Caraibi, mi sono accorto che il mare ha anche un’altra faccia, più rilassata, solare ed accogliente. L’arcipelago eoliano rilascia una certa serenità che si percepisce solo vivendo queste isole, questo influisce molto sull’umore del navigante, infatti i sentimenti prima descritti non si ritrovano in queste acque, la vicinanza tra le isole, i mari calmi, la temperatura ideale e la conformità  delle coste trasmettano benessere, amicizia, ospitalità. La cordialità degli isolani di cui parlo sempre è un altro ingrediente di questo fantastico arcipelago, i colori dei paesi e il cibo ti accolgono con dolcezza e sicurezza. Navigare alle Eolie significa casa, in ogni angolo di queste isole c’è sempre un’energia positiva che viene percepita sulla pelle. Quest’anno le nostre crociere a vela, saranno arricchite dal racconto della storia di questi posti, vorremo infatti permettere ai nostri ospiti di tornare a casa non solo con le immagini negli occhi, ma anche con le storie nella mente oltre che con i sapori in bocca. Le serate le passeremo a chiacchiera in pozzetto così che ci sarà la possibilità di narrare, raccontare questa terra di vulcani, attivi e spenti, crateri da scalare, boschi da visitare, paesi dove le persone si muovono ancora a ritmi lenti e anche tante ricette locali tramandate e imparate dagli stessi skipper.

Alcuni locali eoliani amo chiamarli locali riflessivi, si perché esistono talmente da tanto tempo che emanano storia dalle pareti, dalle porte e dai banconi dai loro panorami di cui si può godere standoci dentro o semplicemente seduti davanti.  Alcuni di loro sono i più conosciuti, come ad esempio a Stromboli nella piazza della chiesa c’è l’Ingrid che ha una terrazza panoramica vista mare, sedersi li al tramonto significa fare un viaggio nel tempo, talmente si respira un’aria di serenità che puoi solo pensare alla tua vita, un viaggio personale nel tempo, una meditazione. Invece pranzare o cenare da Alfredo significa allegria dai colori bianco blu, gli stessi del suo ristorante che danno questa sensazione di anni sessanta attuali, la balneazione, il sole, lo stare insieme e godere dei loro prodotti famosi come il pane cunzato e la granita siciliana. Nei vicoli a Lipari tanti i ristoranti dove sedersi per assaggiare la cucina eoliana poco rivisitata e fedele alla tradizione, ma soprattutto ai prodotti locali e freschi che da queste parti sembra essere la primaria regola. Un aperitivo a Filicudi, al Saloon con Antonio che dispensa bicchieri di vino o birre da sorseggiare sulla spalletta davanti alla spiaggia di sassi, l’atmosfera della piazzetta di Pecorini a Mare è qualcosa di irripetibile. Spostarsi a Vulcano significa invece riflettere al classico tramonto visto dalla spiaggia, quando il sole cala tra sdraio ed ombrelloni chiusi per la sera, al ciringhito Baia Negra si sorseggiano aperitivi con musica lounge. Panarea la regina dei locali mondani non gode di un tramonto diretto perché il paese è ad est dell’isola, si può però godere di tutti  i suoi riflessi che rimbalzano sulle molteplici isolette davanti a lei, Dattilo, Lisca Bianca, Basiluzzo e Bottaro sono infatti baciate dal tramonto che le rende di colori intensi proprio mentre dai tetti del Raya il locale più conosciuto di Panarea tutti sorseggiano il loro aperitivo.

Alicudi è l’isola esente da ogni regola, qua non conta l’aperitivo o il tramonto, conta esserci, si perché quest’isola ferma nel tempo non chiede, ma regala atmosfere magiche, poche sono le barche che vi possono pernottare, poche sono le persone che si ritroveranno a terra per due chiacchiere davanti a l’unico locale “L’Airone” poche sono le persone che durante la stagione estiva riescono a vedere quest’isola priva di porto, ridossi e baie, ma coloro che riescono a metterci piede sopra la ricorderanno per tutta la vita, Alicudi eremita ora e da quando fu la sua aurora…

Le Isole Eolie sono la somma di dettagli che le rendono grandi, se pur modeste e mai nei primi posti delle vacanze italiane esse non invidiano niente a nessuno, non sono conosciute e questo le rende uniche ferme nel tempo, e naturalmente non per tutti!

Buon vento!!!

I tramonti delle Isole Eolie

Tramonti alle Isole Eolie.

I tramonti delle Isole Eolie sono sempre diversi, possono cambiare a secondo dell’isola dove vi trovate, dal meteo del momento, dal vostro umore. I più belli e più fotografati sono quelli visti dall’isola di Vulcano dalla Baia di Ponente dove il sole che ha maturato luce e colori per tutto il giorno, pian piano scende dietro l’orizzonte tra le Isole antistanti, ovvero Alicudi e Filicudi. Il sole si tuffa nel mare dopo averci scaldato tutto il giorno. La storia antica di queste isole ha fatto si che tutti i piccoli centri abitati, piccoli paesi, nascessero ad est sulle coste orientali, questo perché i venti forti predominanti creano forti mareggiate da ovest / nord Ovest pertanto le coste più riparate sono quelle che guardano la Calabria. Questo però fa si che dai paesi non si possa vedere il tramonto in mare, il sole infatti tramonta dietro le colline o le piccole montagne delle stesse isole pertanto solo navigando intorno all’isola si riesce a scrutare un tramonto in mare, oppure come detto dalla Baia di Ponente che dal nome stesso si intuisce essere aperta ad ovest. Navigheremo facendo il periplo delle isole all’inseguimento dei tramonti più belli…la barca a vela e l’esperienza dei nostri skipper permette di accedere alle baie più belle e talvolta inaccessibili via terra in modo che  possiate godere di un esclusivo fine giornata facendo ciò che più vi piace, rilassandovi, leggendo oppure preparandovi ad uscire per la sera. Le Isole Eolie sono una fucina di sorprese sia dal punto di vista naturalistico che enogastronomico  ed ovviamente dal punto di vista dell’accoglienza. I nostri skipper che navigano qui da anni per tutto il periodo estivo conoscono gran parte delle persone che vivono a terra e quindi sarà per loro facilissimo consigliarvi ed anche accompagnarvi alla scoperta dei siti più belli da visitare e luoghi da scoprire. La barca a vela ancorata in baia è un punto di appoggio stabile per tutta la giornata. Dal mattino, momento in cui ci sveglieremo e prepareremo una suggestiva colazione ammirando i colori tenui delle prime ore del giorno e godendo delle brezze leggere che cullano la barca a vela alla fonda. Proseguiremo poi mollando gli ormeggi ed avviandoci con una breve navigazione verso l’isola successiva dove il vostro skipper avrà organizzato l’ancoraggio per la sera. Ma prima ci soffermeremo per il pranzo, rigorosamente in mezzo al mare e lontano dai luoghi più turistici per godere di un fresco brunch tutti insieme. Un bagno è d’obbligo e soprattutto vi consigliamo di armarvi di pinne, maschera e boccaglio per divertirvi a fare u po’ di snorkeling. La “tabella di marcia” ed il tour settimanale delle isole eolie è studiato in modo che posiate ammirare anche via mare quello che di pìù bello le isole offrono. Il giorno dell’ancoraggio serale a Panarea ad esempio sarà doveroso portarvi a fare una nuotata a Lisca Bianca, isola vulcanica anch’essa che offre lo spettacolo subacqueo delle esalazioni sulfuree che creano uno flusso ininterrotto di bollicine che esalano  dal terreno verso la superficie come se ci trovassimo sopra un camino vulcanico, ma totalmente innocuo. I fondali di Panarea, ma anche quelli di Vulcano, Lipari, Salina sono in parte rocciosi ed in parte sabbiosi e creano anfratti spettacolari e dai colori che niente hanno da invidiare a quelli caraibici e d’oltreoceano. Le acque molto calde delle isole eolie per via sia della loro origine vulcanica ed il loro ergersi immediatamente sopra una camera magmatica che abbraccia la Sicilia tutta, sia anche in parte per riscaldamento climatico che interessa tutti i mari, Mediterraneo compreso  ospitano una grande varietà di specie marine in fondali non profondi e vicino alla costa. Calarsi in mare direttamente dalla scaletta della barca a vela vi darà un senso del godimento del mare totalmente nuovo. Un altro sito da non perdere assolutamente è l’immersione anche e solo a pelo della superficie dell’acqua per i non temerari  nelle grotte sulla costa ad ovest di Lipari…gli skipper della nostra flottiglia le hanno recentemente “avvistate” durante le loro settimane di charter e le hanno ribattezzate “le grotte di Baia Meraviglia”. Rispetto alle più conosciute Grotte di Filicudi sono sicuramente meno frequentate e sono molto più suggestive perché più profonde e dove è possibile con facilità arrivare in tender accompagnati dal vostro skipper. Un altro sito accessibile solo via mare che vi lascerà senza fiato per il suo specchio di acqua trasparente dovuto ad un fondale sabbioso chiaro e finissimo è la baia della Pomice sulla costa est di Lipari a cui arriveremo proprio il primo giorno come inaugurazione della nostra crociera. Sullo sfondo un vecchio sito di estrazione della pomice, tutto intorno barche a vela alla fonda con la prua al vento ed un totale relax. Anche dal punto di vista enograstronomico le Isole eolie su retaggio dei sapori della Sicilia ha una cultura culinaria invidiabile fatta di sapori semplici, profumi della terra ed aromi avvolgenti in cui sono le materie prime di indiscussa qualità a creare piatti semplici ma estremamente d’effetto. I primi di mare dove il pesce spada e la spatola accompagnati da una base di olio evo, capperi e pomodorini creano sapori sublimi., Uno dei nostri preferiti che sarà meta del vostro tour settimanale è il ristorante Pescecane sul corso di Lipari. L’ambente familiare e sinceramente cordiale  assieme ai piatti della tradizione eoliana rimarranno senza dubbio in memoria e palato. Una delle nostre location preferite per piatti, simpatia ed originalità di impostazione culinaria è il The King of Fish a Vulcano gestito dal nostro caro amico Gianluca e dal suo entourage che, nato come semplice pescheria in riva alla costa di Levante di Vulcano ha cominciato un  girono dopo l’altro ad offrire assaggi agli avventori della pescheria creando cosi un incessante andirivieni di clienti pronti a fare incetta di assaggi e spesa di pesce freschissimo ed appena pescato…negli anni si è trasformato in uno dei ristoranti di crudità di mare più rinomati di tutte le isole. Per ultimo, ma solo per assoluta reverenza nei confronti di questo locale che è una vera e propria istituzione nell’arcipelago delle isole eolie e conosciuto anche in continente è “Alfredo” a Salina, l’isola tinta di un verde lussureggiante e quasi tropicale i cui paesini sono intervallati da colline coltivate a capperi e vitigni di malvasia a perdita d’occhio. Alfredo è il nome del proprietario storico nonchè fondatore di questo locale affacciato sul mare nel paesino di Lingua vicino alle saline e al faro. Famoso pe le sue ineguagliabili granite da gustare al mattino accompagnate dalla Briosche “cu u’ tuppu” oppure come dessert alla sera dopo aver cenato con l’assaggio del famoso “Pane Cunzatu”, letteralmente pane condito…ma ad essere sinceri questo appellativo non rende giustizia a questa fetta di pane croccante condito con olio evo del posto e sormontato letteralmente da una cupola di ingredienti sapientemente abbinati che spazia dai pomodorini, alla crema di ricotta, ai capperi, alla cipolla, al tonno rosso affumicato che creano un’armonia di sapori sublime. Un morso Di Isole Eolie ad ogni assaggio. Questo e tanto altro in una settimana in barca a vela con noi […]

Infiniti modi di sentirsi Liberi!!

INFINITI MODI DI SENTIRSI LIBERI!

…questa frase “Infiniti modi di sentirsi liberi” nasce dall’esperienze quotidiane che si hanno in mare. Navigare ha sempre regalato sensazioni di libertà a tutti coloro che si sono cimentati almeno una volta a bordo di una barca a vela, passandoci dei giorni o semplicemente per qualche ora. Navigare tra un isola e l’altra a vista, piuttosto che mettere la prua verso l’orizzonte lontano senza vedere terra non ha importanza perchè il viaggio in mare è senza tempo, senza spazio e ti da sempre la possibilità di cambiare, la rotta dipende da te e se raggiunto l’obbiettivo hai voglia di andare ancora avanti lo puoi fare, niente può fermare una barca a vela al comando di chi ha voglia e desiderio di regalarsi, miglia, sogni e tanta libertà. Il mare pur grande che possa essere ti accoglie e ti regala tanti momenti intimi, un’intimità con te stesso che puoi incontrare solo nella tua mente, stimolata da ciò che ti circonda e dall’immenso spazio che ti confonde. Puoi raggiungere il più profondo sentimento che sta dentro di te, nella tua mente, nel tuo cuore ed accorgerti che l’uno non può stare senza l’altro. La razionalità della mente non sarebbe niente senza il buono che sta nel cuore e viceversa. Il mare chiarisce questi aspetti perché nonostante ci siano tante cose da fare a bordo di una barca, ci sono anche tanti momenti di riflessione, e riflettere sul ponte della baca guardando mare, cielo, astri in un’atmosfera di salmastro che sviluppa le tue capacità intellettive e stimola a dovere il meglio di quello che il tuo io può regalarti, illuminare la mente ed il cuore a bordo, in mare, è più facile..

Le Isole Eolie sono un microcosmo che grazie alla loro conformazione e bellezza, circondate da un mare stupendo possono essere tutto quello di cui hai bisogno per sognare, perché se vuoi sognare ti devi mettere nella giusta condizione e l’unico modo perché il tuo corpo trovi il giusto momento è stando in mezzo alla natura, può essere il mare o la montagna, importante è che sia natura vera. Ti sei mai chiesto perché quando scegli una vacanza nella maggior parte dei casi è all’insegna di posti dove non ci sono palazzi, asfalto e tutto quello in cui siamo costretti a vivere? E’ perché l’anima umana trova la felicità solo quando regredisci a stadi primordiali, ovvero da dove arriviamo, da uomini e donne che sono nati e progrediti dalla natura, con la natura. La voglia di vacanza e la voglia di libertà che la costituisce sono la base dell’essenza umana che abbiamo perso, e che per poterne godere nuovamente necessità acquistarla e partire verso mete spesso lontane. Ma fortunatamente in Italia ci sono ancora molti luoghi dove poter andare ed immergersi in un completo mondo naturale, anche le Isole Eolie sono così, sette isole dove il tempo sembra veramente scorrere a mezza velocità e l’incontro con situazioni primordiali è scontato. I paesaggi, le loro montagne, i loro vulcani sono una cornice giurassica dove l’unica cosa che manca sono solo gli animali preistorici, ma non nego che ogni tanto in certe situazioni non si possono ancora avvistare, semplicemente aggiungendo una goccia di fantasia a ciò che vi circonda se mai vi ritroverete a navigare o visitare queste isole.

Le Isole Eolie sono da sempre animate da attività vulcanica e lo Stromboli detiene tanti record eruttivi, un isola che attrae e spaventa contemporaneamente per le sue eruzioni, spettacolari attività nella maggior parte dei casi belle da vedere, ed in qualche altro caso belle ma rischiose anche per la salute degli abitanti dei paesi come  Ficogrande,  Piscità e Ginostra che spesso sono stati evacuati per fumi o magma esplosivo imminente. Nel 2003 un crollo di un accumulo di magma solidificato ma non consolidato alla montagna, sul lato della sciara del fuoco, cadendo in mare, ha creato un enorme onda che ha abbracciato l’isola e risalendo gran parte delle spiagge e delle coste distruggendo case, barche ed attrezzature.

Anche gli abitanti che spesso sembrano sottovalutare la pericolosità del vulcano, in realtà lo temono e lo rispettano quasi come fosse un dio dal potere di decidere il loro futuro e quello dell’isola. Milioni di anni fa infatti lo stesso vulcano causo un cataclisma e distrusse totalmente quella che allora era un isola che sorgeva accanto  Stromboli, poche centinaia di metri a largo del paese Ficogrande erge dall’acqua Strombolicchio, uno scoglio enorme alto cento metri, questo è quello che resta della vecchia isola, successivamente ed a seguito dimoltissime altre eruzioni è nata Stromboli, l’isola dei giorni nostri. Bella dai suoi lati verdi di vegetazione che conservano ancora i segni di vecchie colate laviche, ai lati di magma e cenere dove tutt’oggi il vulcano continua a riversare lava andando a modificare continuamente i suoi profili, la conformità di un isola viva in continuo movimento. Questo per dire che nessuno sa, quale sarà il futuro di Stromboli, nessuno può prevedere le intenzioni di un vulcano, tanto meno quelle di Iddu il vulcano per eccellenza dal carattere vivace e dispettoso. Infiniti modi di sentirsi liberi… alle Eolie significa anche questo, la possibilità di scegliere di vivere anche per un periodo limitato come quello di una vacanza, a tu per tu con un vulcano, a cui nessuno può chiedere niente, ma lui può dare e togliere tutto. Alle Eolie si può fare anche un’esperienza simile, confrontarsi con la natura quella vera, quella non vista alla tv ma respirata sulla pelle, con il sale, il sole, la cenere, tutti ingredienti che ti riportano ad una condizione di libertà primitiva, la vera natura dell’uomo il confronto, la sfida, il rispetto delle forze più grandi di noi, che esistevano prima della nostra comparsa sulla terra, con cui abbiamo imparato a convivere, a volte non nel modo corretto, ma comunque sempre in presenza. Il pianeta e l’uomo un rapporto conflittuale per eccellenza sviluppatosi soprattutto negli ultimi 150 anni con l’avvento di industrie ed inquinamento, ma se il pianeta ancora regala angoli di cielo, terra e mare allora ne vale la pena di immergersi ancora una volta dentro e ritrovarsi ancora a oggi a sentire… Infiniti modi di sentirsi Liberi!!

Eolie Island.

Isole Eolie

Stromboli Island

Quando il vento soffia, le singole raffiche che ti avvolgono sembrano messaggi per te, messaggi dal mare. E’ come se tanti suggerimenti volessero cogliere la tua attenzione, quella della tua mente, esse potrebbero essere paragonate a delle carezze, delle lievi spinte che tendono a darti la direzione! Si, perché il vento caldo delle Eolie è questo, un susseguirsi di suggerimenti su dove mettere la prua della tua barca, il vento non devi contrastarlo, ma assecondarlo, ascoltarlo e trarne tutti i vantaggi che può regalare. Un soffio, una spinta per andare sempre più avanti e sarà lui a farti fare vela verso la nuova isola, che se pur conosciuta sarà sempre una nuova emozione tornare e ritrovare tutto quello che hai lasciato l’ultima volta!

Una delle sensazioni più grandi di libertà che si prova, è la navigazione tra l’Isola di Salina e Filicudi quando nel primo pomeriggio dopo una sosta a Pollara per il pranzo ed il bagno nella baia del postino, si salpa con prua a ovest – sud ovest di fianco alla scia del sole. Là dove la brezza di maestrale è la padrona del canale, il mare ed il vento ti permettono di fare rotta a vela verso l’isola che ormai è così definita per eccellenza, Filicudi.

L’odore del vento, che si direbbe inodore ma non lo è, stimola in modo inconfondibile l’olfatto che trasmette al tuo corpo quel mix inconfondibile di iodio, sale e odore del sole; si perché lo si voglia o no i raggi del sole hanno il loro odore basta saperne cogliere l’essenza, la loro luce non è uguale in ogni angolo del mondo e quando la luce cambia, cambia anche l’essenza.

Chissà se Josef Conrad ha mai pensato di scrivere qualcosa sulle Isole Eolie, sarebbe stato fantastico poter leggere le sue parole su questo arcipelago eoliano, parole così descrittive le sue da dare vita ad ogni cosa di cui parlasse, era capace di dare vita ed anima ad una bitta di ferro piuttosto che a un argano di legno, ed è così che questo articolo continuerà a cercare di descrivere queste isole, imitando nei limiti del possibile la sua scrittura, anche se la sua bravura rimane ineguagliabile.

Le Isole Eolie, Lipari la maggiore, Salina la più verde, Panarea la notturna, Stromboli la potente, Filicudi ed Alicudi le selvagge e lontane, l’ultima Vulcano, Jurassica se pur la più vicina al mondo reale per la sua posizione situata a poche miglia dalla Sicilia. Là, guardando a sud come un maestro dietro la cattedra si erge con tutta la sua maestà l’Etna, come se fosse il grande papà di queste sette isole sorte sempre grazie alle eruzioni di altri vulcani, e anche se in modo fantasioso sembra e piace pensare essere le sue figlie, le figlie di lui Vulcano dei Vulcani, sorvegliate dall’alto.

Arcipelago delle Eolie.

Abitare alle Eolie e non passarci solo periodi vacanzieri non è cosa facile, bisogna avere un grande spirito di adattamento e saper sfruttare al meglio la natura, le loro risorse naturali, che non sono poche ma vanno intercettate e messe in condizioni di poter migliorare la tua vita. Si perché se non riesci a trovare la chiave di lettura dei vantaggi che puoi avere vivendo su queste isole, rischieresti di avere a tuo discapito solo le scomodità che non sono poche. Al contrario le stesse scomodità diventano nulle se valorizzi l’aspetto naturale delle isole stesse, e tutte quelle meravigliose sensazioni che possono trasmetterti anche nei periodi invernali, quando il turismo è assente e si vive a ritmi veramente lenti e privi di distrazioni. Cinema, teatri e locali non vi sono, in alcune isole gli abitanti si riducono a meno di 40/50 persone e nelle isole maggiori dove ci sono più abitanti anche nel periodo invernale i servizi rimangono comunque scarsi, anche uscire e trovare posto in una delle poche pizzerie che rimangono aperte non è poi così scontato.

Ville, case e rustici in collina, vengono chiusi e chi rimane svolge una sorta di guardianaggio e manutenzione per chi non c’è, tutto si ferma, il tempo quasi, l’inverno è lungo dai colori grigi, ma anche dai fantastici tramonti tersi che nel periodo estivo non vi sono. Cielo stellato nelle notti di tramontana, chiaro di mare nei riflessi della luna, per lei, la luna, le stagioni sono tutte uguali, presenzia sempre sopra le isole, sia che ci siano o no i turisti a guardarla. Le luci delle case viste da lontano tremolano mischiate a stelle nel tetto del cielo, orizzonti traditi dalla luce della luna e contorni montagnosi delle isole disegnano linee e curve a trecento sessanta gradi, l’acqua mormora sugli scogli, perché non vi è burrasca, ma quiete notturna, invernale, fresca, quasi immobile, come se fosse disegnata e scritta per i pochi che rimangano, gli isolani, gli abitanti delle Isole Eolie.

Descrivere le Eolie anche quando si crede di aver trovato le parole giuste è pressoché impossibile, rileggendole si capisce che qualcosa sfugge comunque, sono Isole dal fascino e dalla natura unica, non si possono raccontare, si devono vivere il più a lungo possibile nelle giornate calde estive, quando la notte tarda ad arrivare, anche se la notte alle Eolie non è fatta per dormire, o meglio per dormire in casa. Alle Eolie si dorme all’aperto, fuori sul ponte della barca, sulla spiaggia, in riva al mare più che si può, sulle colline e perché no, nei vicoli dei paesi dove la tranquillità regna sovrana. Le Isole Eolie vanno interpretate in ogni momento della giornata, solo così si possono capire e ricevere da loro, il meglio di quello che possono offrire in modo incondizionato, regalo dopo regalo.

Filicudi Island.

Chissà se anche Josef Conrad la penserebbe così, chissà se mai è passato da queste isole, sicuramente no, altrimenti non avrebbe potuto fare a meno di raccontarle, di trasformale con la sua penna in qualcosa di vivo e inaspettato, avrebbe raccontato le Eolie come sono veramente, ma soprattutto gli avrebbe regalato quell’anima che solo lui era capace di dare.

Una vacanza alle Eolie e sempre non solo un’avventura, ma anche cultura, attività fisica, buona cucina e divertimento, solo chi c’è stato può capire queste parole e per chi ancora non lo avesse fatto, il consiglio e di non aspettare ancora, venite e provate a raccontarle voi… ma solo dopo averle conosciute!!

Tradizione e persone.

Barche in Rada per la sera.

…navigare alle Isole Eolie significa incontrare un’atmosfera avvolgente, il clima fa la sua parte, ma quello che si avverte su queste Isole è qualcosa che nasce dal profondo di questa terra, nel vero senso della parola, ovvero il suo carattere vulcanico. Tutto arriva dalla profondità, il calore, le attività che emergono in superficie in svariati modi, le più evidenti tra il cratere attivo di Stromboli, le esalazioni di zolfo sottomarine a  Lisca Bianca, i fanghi sull’Isola di Vulcano, le sua acque termali sulle spiagge di Levente. Queste attività amiche dell’uomo ormai da decenni, rendono questa terra così affascinante da far si che migliaia di turisti ogni anno arrivino sin qua per poterle vivere personalmente. C’è comunque  da dire che questa atmosfera è elevata in maniera esponenziale grazie alla grande ospitalità degli isolani che abitano e vive su queste isole, se non che dalla sua cucina eoliana, che spesso rispecchia quella siciliana rivisitata, il vero Gourmet siciliano è alle Isole Eolie. Navigare in barca a vela tra queste isole è una continua scoperta, equivale a passeggiare in una grande città, ed a ogni passo puoi vedere qualcosa di nuovo, incontrare qualcosa di interessate. Tanto è vero che arrivando da un’isola all’altra i cambiamenti sono evidenti, anche senza dover fare un paragone tra il meglio ed il peggio, perché questo è solo una questione di gusti, abbiamo riscontrato nelle osservazioni dei nostri clienti velisti, che non vi è una regola del bello, spesso le persone si innamorano di un isola diversa, ma anche di una cala o una spiaggia sempre opposte tra loro, settimana in settimana la crociera non viene mai uguale grazie alla moltitudine di situazioni che le Isole Eolie possono proporre.  L’offerta della ristorazione è ampia, il pesce viene servito prettamente cotto, ottimi ristoranti come il Vicolo di Lipari, La Kasbah, ed il Pescecane ne sono testimoni, ma in un paio di ristoranti si mangia del crudo che credo non abbia eguali sulla terra, ad esempio The King of Fish a Lipari ed il Sirena a Filicudi. Parola di chi ha navigato sino ai caraibi attraversando l’oceano più volte in dieci anni, vivendo tutte le situazioni che ne concernano. Ci sono anche delle ottime pizzerie dove la pizza è prettamente napoletana, ma la si può gustare sulla terrazza di Ingrid a Stromboli oppure alla Pizzeria la Piazzetta di Lipari. In realtà quello che conta è la materia prima, in questa terra del sud i pomodori e la verdura in generale se nonché la frutta hanno un sapore eccezionale. Per questo motivo anche i manicaretti cucinati a bordo dagli skipper sono sempre un successo e permettono agli ospiti di assaporare alcuni piatti locali dai sapori eccezionali.

Natura Vulcanica Isole Eolie.

Veleggiare, il mare, lo splendore delle roccie vulcanine, le baie e gli abitanti con la loro cucina rendono le isole Eolie un posto unico. Il pesce alle Eolie viene pescato localmente vi è una grande tradizione della pesca al tonno ed al pesce spada, alcuni pescatori locali hanno incrementato i loro guadagni occupandosi della vendita del pesce al dettaglio aprendo alcune pescherie di famiglia che ha sua volta sono diventate ristoranti o rosticcerie con piatti da asporto. Queste pescherie presenti nei paesi dell’isola di Lipari e Vulcano quando hanno iniziato a fare ristorazione si presentavano in modo molto spartano, addirittura con tavoli apparecchiati con piatti e bicchieri diversi tra loro perché recuperati in casa, ma il punto forte ovvero la bontà del loro pesce fresco a fatto si che incrementassero i loro affari e spesso sono diventati dei ristoranti degni, se pur mantenendo un aspetto ed una atmosfera casalinga e cordiale data dalla gestione sempre familiare e informale. In altre isole come Filicudi ed Alicudi sono invece nati alcuni Home-Restaurant. Questo perché nei piccoli paesi di queste piccole isole, non hanno c’è offerta che possa soddisfare il numero di turisti che ogni sera scende a terra dalle loro barche a vela che si ancorano davanti alle loro spiagge. Tento è vero che dopo l’aperitivo spesso gli equipaggi tornano a cena a bordo per la mancanza di disponibilità negli unici due a volte anche un solo ristorante. Le famiglie sempre di pescatori che godono di case generose, con terrazze a picco sul mare lungo i crinali delle colline sovrastanti si sono attrezzate per poter mettere a tavola quindici, venti persone in suggestive location panoramiche, spesso ricavate anche sui tetti piatti delle case. Qua oltre a mangiare prodotti locali, pescati e cucinati con la tradizione di famiglie che vivono da generazioni su queste isole, si entra in contatto proprio con la cultura isolana, le porte che si aprano sono quelle delle case dei locali, gli odori ed i sapori di una tradizione tutta del sud, non dimentichiamo che le Isole Eolie sono delle Isole di un Isola più grande che è la Sicilia e questi passaggi in riduzione del territorio creano proprio quell’essenza quella concentrazione del buono, dell’utile del non spreco ed è qua che si possono imparare tanti piccoli trucchi per capire come si può ancora oggi vivere nella semplicità con il massimo della dignità.

Il Viaggio a Vela.

Viaggiare è sempre un insegnamento, ed è in posti come queste isole che ci rendiamo conto quanto si può essere lontani se pur vicini alla modernità che tanto ci piace, ma ci mette anche alla prova ogni giorno chiedendoci di sostenere dei ritmi faticosi. Al contrario arrivando su queste Isole dell’arcipelago Eoliano che sono solo a 40 minuti di aliscafo da Messina, si percepisce da subito il rallentamento della quotidianità, della vita vissuta nel presente. Probabilmente tante persone che si sono trasferite su queste isole pur essendo nate in grandi città hanno apprezzato, cercato e trovato la tranquillità in questi luoghi dove il rapporto umano ed i valori della famiglia e dell’amicizia, nonché della solidarietà sono forti e si percepiscono già dai primi momenti che si frequentano questi posti. Probabilmente merito anche di tutti i marinai che sono passati, che passano tutt’oggi da questi porti, che dopo navigazioni impegnative hanno la necessità di scambiare cordialità e rapporti sinceri con le persone del posto. Così facendo sicuramente hanno ampliato lo spirito di cordialità e solidarietà già presente tra gli abitanti di questi luoghi… le Isole Eolie!!