Eolie, storia ed epoca moderna.

Spiaggia di Filicudi.

Sarà la primavera, le giornate più lunghe e le temperature che diventando piacevoli far sentire più vicino l’ambiente marino, la barca e la navigazione in mare aperto. Le Isole Eolie si svegliano dopo un sonno durato un inverno, quando i vicoli senza alcuna persona vengono solo frequentati dal vento e dal freddo, il periodo del silenzio.

Le Isole Eolie si risvegliano sotto il tepore dell’inizio della nuova estate, quando anche il mare cambia colore e inizia a scaldarsi da permettere piacevoli primi bagni. Le Isole Eolie sono terre conosciute da sempre come località turistica termale sin dai tempi degli Antichi Romani, su isole come Basiluzzo, Panarea, Lipari e Vulcano tutt’oggi  si trovano e si possono ammirare resti di costruzioni termali che risalgono al periodo della colonizzazione dei Greci e successivamente dei Romani. Le Terme di San Calogero a Lipari si trovano in collina sulla parte ovest dell’isola a cento cinquanta metri sul livello del mare, vasche di pietra che si riempivano con acqua piovana e arricchivano in modo naturale grazie al rilascio di vapori geotermici delle attività vulcaniche che emergono tutt’oggi dal terreno, dalle pietre e che scaldano tale acqua sino a 50 gradi centigradi.

Altri reperti archeologici ritrovati in fondo al mare ed esposti al Museo Archeologico di Lipari nel famoso Castello a picco sul Mediterraneo, sono testimonianza di questi floridi periodi delle Isole Eolie. Infatti a Lipari testimoniano l’antica presenza dei Greci, alcuni scavi archeologici che hanno riportato alla luce oltre 3.000 tombe dotate di ricchi corredi funerari. La regolarità e la disposizione delle tombe dimostra una  certa disciplina e di regole topografiche greche. Vasi, statuette di terracotta e gioielli sono oggi esposti nel museo al Castello di Lipari, mentre le tombe all’aperto dove ritrovate sono visibili a sud del Vallone Ponte ed a nord del Vallone S.Lucia. Le Eolie nella fattispecie l’isola di Lipari sono mondi da scoprire e le scoperte non sono mai banali, ma ricche di significato storico ed intellettuale come il suo nome, si pensa infatti che Lipari sia stata chiamata così dai greci, infatti dalla parola “liparòs” che in greco vuol dire grasso, untuoso per estensione “fertile” legato alla terra ed alle culture agricole allora di vitale importanza.

Spiaggia di Alicudi.

Navigare tra i canali di queste isole significa anche solcare mari dalle profondità spesso elevate e mai esplorate, non si può infatti fare a meno di pensare a quanti tesori tutt’oggi possono essere ancora dispersi e sovrastati dall’acqua e dalle nostre barche che ci passano sopra, prue moderne che solcano oggi queste acque. È come se laggiù nelle profondità il tempo si sia fermato all’epoca dei resti stessi dei carichi delle navi di allora, con le grida dei loro marinai, il legno delle loro giunche, mentre in superficie il tempo è arrivato ai giorni nostri con tutta la sua modernità, turistica, musica da aperitivo e plastica… tanta plastica! Due livelli di altezza separati da qualche centinaia di metri, di acqua, ma migliaia di anni e di differenze epocali enormi.

Anche pensare che la conformazione delle Isole Eolie di allora è molto simile a quella di oggi ha il suo fascino, pensare che allora i greci o i romani si orientavano non solo con le stelle ma anche con i punti cospicui di queste isole, con il fumo ed il cratere di Stromboli che oltre ad indicarli la strada da lontano li aiutava anche a prevedere il meteo e la pressione atmosferica in base all’andamento del vapore acqueo emesso dal cratere.

Isole dalla personalità antica in un epoca moderna se pur fortunatamente ancora selvaggia, la particolarità di queste isole è l’accostamento dell’aspetto wild a quello in del locale di moda eoliano, spesso da una eleganza unica, fascino, moda e disegno sembra che nasca proprio in questi posti dove spesso stilisti e artisti si sono ispirati proprio come gli antichi, e quando l’antichità saremo noi chissà come si vivrà su queste isole, difficile immaginare le Isole Eolie del futuro. Gli isolani sono infatti molto attenti a salvaguardare queste isole, ci sono infatti delle regole ferree anche per quanto riguarda l’introduzione dei veicoli su alcune isole, infatti le auto che circolano tranne che per Lipari e Salina sono solo quelle dei residenti. Altre isole come Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea non hanno illuminazione stradale, in estate in paesi si illuminano solo dalle tante candele poste sui muretti a secco di pietra lavica. Si costruisce molto poco a livello edile e quello che viene costruito è rigorosamente in stile eoliano, case con tetti a terrazza piatta, colonne in stile eoliano ovvero rigorosamente rotonde con leggera forma a botte e bianco, solo di colore bianco e mai più di un piano rialzato.

Da un’isola all’altra…

La barca a vela costeggiando le coste di queste incantevoli isole permette di avere una visione di insieme che dalla terra ferma non sarebbe possibile, infatti oltre a poter vedere in certe posizioni navigando nei canali tutte le isole insieme nello stesso momento, si possono anche vedere i loro paesini che si estendono lungo la costa o risalgono il crinale in tutto stile arabeggianti, bianchi dai tetti piatti, bassi ed ordinati. Certe fotografie che si possono vedere anche sul web non rendono la stessa emozione che si ha vedendoli dal mare, dal vivo con il rumore del mare, il calore del sole, i profumi di questa terra i sapori di queste incantevoli ed ospitali isole siciliane.

In questi giorni iniziamo a proporre le nostre crociere tra le isole con imbaco e sbarco da Lipari per il tour delle Eolie in barca a vela. Si tratta di sette giorni indimenticabili tra paesaggi, tramonti, aperitivi, bagni in baia isolate dai colori fantastici. Veleggiare da un’isola all’altra poterle visitare tutte e scoprirle in tutto illoro splendore. Quando il viaggio diventa la vacanza, e non il mezzo per raggiungerla. Fantastici momenti di silenzio e soffio del vento, silenzio e rumore del mare, ed intanto nel modo più naturale si naviga a vela per arrivare dove la vacanza continua senza mai perdere un minuto del tempo libero… è già perché chi naviga e sa aspettare senza dover sempre per forza arrivare, scoprirà cosa significa occupare di libertà, il tempo libero!!   

Eolie Island.

Isole Eolie

Stromboli Island

Quando il vento soffia, le singole raffiche che ti avvolgono sembrano messaggi per te, messaggi dal mare. E’ come se tanti suggerimenti volessero cogliere la tua attenzione, quella della tua mente, esse potrebbero essere paragonate a delle carezze, delle lievi spinte che tendono a darti la direzione! Si, perché il vento caldo delle Eolie è questo, un susseguirsi di suggerimenti su dove mettere la prua della tua barca, il vento non devi contrastarlo, ma assecondarlo, ascoltarlo e trarne tutti i vantaggi che può regalare. Un soffio, una spinta per andare sempre più avanti e sarà lui a farti fare vela verso la nuova isola, che se pur conosciuta sarà sempre una nuova emozione tornare e ritrovare tutto quello che hai lasciato l’ultima volta!

Una delle sensazioni più grandi di libertà che si prova, è la navigazione tra l’Isola di Salina e Filicudi quando nel primo pomeriggio dopo una sosta a Pollara per il pranzo ed il bagno nella baia del postino, si salpa con prua a ovest – sud ovest di fianco alla scia del sole. Là dove la brezza di maestrale è la padrona del canale, il mare ed il vento ti permettono di fare rotta a vela verso l’isola che ormai è così definita per eccellenza, Filicudi.

L’odore del vento, che si direbbe inodore ma non lo è, stimola in modo inconfondibile l’olfatto che trasmette al tuo corpo quel mix inconfondibile di iodio, sale e odore del sole; si perché lo si voglia o no i raggi del sole hanno il loro odore basta saperne cogliere l’essenza, la loro luce non è uguale in ogni angolo del mondo e quando la luce cambia, cambia anche l’essenza.

Chissà se Josef Conrad ha mai pensato di scrivere qualcosa sulle Isole Eolie, sarebbe stato fantastico poter leggere le sue parole su questo arcipelago eoliano, parole così descrittive le sue da dare vita ad ogni cosa di cui parlasse, era capace di dare vita ed anima ad una bitta di ferro piuttosto che a un argano di legno, ed è così che questo articolo continuerà a cercare di descrivere queste isole, imitando nei limiti del possibile la sua scrittura, anche se la sua bravura rimane ineguagliabile.

Le Isole Eolie, Lipari la maggiore, Salina la più verde, Panarea la notturna, Stromboli la potente, Filicudi ed Alicudi le selvagge e lontane, l’ultima Vulcano, Jurassica se pur la più vicina al mondo reale per la sua posizione situata a poche miglia dalla Sicilia. Là, guardando a sud come un maestro dietro la cattedra si erge con tutta la sua maestà l’Etna, come se fosse il grande papà di queste sette isole sorte sempre grazie alle eruzioni di altri vulcani, e anche se in modo fantasioso sembra e piace pensare essere le sue figlie, le figlie di lui Vulcano dei Vulcani, sorvegliate dall’alto.

Arcipelago delle Eolie.

Abitare alle Eolie e non passarci solo periodi vacanzieri non è cosa facile, bisogna avere un grande spirito di adattamento e saper sfruttare al meglio la natura, le loro risorse naturali, che non sono poche ma vanno intercettate e messe in condizioni di poter migliorare la tua vita. Si perché se non riesci a trovare la chiave di lettura dei vantaggi che puoi avere vivendo su queste isole, rischieresti di avere a tuo discapito solo le scomodità che non sono poche. Al contrario le stesse scomodità diventano nulle se valorizzi l’aspetto naturale delle isole stesse, e tutte quelle meravigliose sensazioni che possono trasmetterti anche nei periodi invernali, quando il turismo è assente e si vive a ritmi veramente lenti e privi di distrazioni. Cinema, teatri e locali non vi sono, in alcune isole gli abitanti si riducono a meno di 40/50 persone e nelle isole maggiori dove ci sono più abitanti anche nel periodo invernale i servizi rimangono comunque scarsi, anche uscire e trovare posto in una delle poche pizzerie che rimangono aperte non è poi così scontato.

Ville, case e rustici in collina, vengono chiusi e chi rimane svolge una sorta di guardianaggio e manutenzione per chi non c’è, tutto si ferma, il tempo quasi, l’inverno è lungo dai colori grigi, ma anche dai fantastici tramonti tersi che nel periodo estivo non vi sono. Cielo stellato nelle notti di tramontana, chiaro di mare nei riflessi della luna, per lei, la luna, le stagioni sono tutte uguali, presenzia sempre sopra le isole, sia che ci siano o no i turisti a guardarla. Le luci delle case viste da lontano tremolano mischiate a stelle nel tetto del cielo, orizzonti traditi dalla luce della luna e contorni montagnosi delle isole disegnano linee e curve a trecento sessanta gradi, l’acqua mormora sugli scogli, perché non vi è burrasca, ma quiete notturna, invernale, fresca, quasi immobile, come se fosse disegnata e scritta per i pochi che rimangano, gli isolani, gli abitanti delle Isole Eolie.

Descrivere le Eolie anche quando si crede di aver trovato le parole giuste è pressoché impossibile, rileggendole si capisce che qualcosa sfugge comunque, sono Isole dal fascino e dalla natura unica, non si possono raccontare, si devono vivere il più a lungo possibile nelle giornate calde estive, quando la notte tarda ad arrivare, anche se la notte alle Eolie non è fatta per dormire, o meglio per dormire in casa. Alle Eolie si dorme all’aperto, fuori sul ponte della barca, sulla spiaggia, in riva al mare più che si può, sulle colline e perché no, nei vicoli dei paesi dove la tranquillità regna sovrana. Le Isole Eolie vanno interpretate in ogni momento della giornata, solo così si possono capire e ricevere da loro, il meglio di quello che possono offrire in modo incondizionato, regalo dopo regalo.

Filicudi Island.

Chissà se anche Josef Conrad la penserebbe così, chissà se mai è passato da queste isole, sicuramente no, altrimenti non avrebbe potuto fare a meno di raccontarle, di trasformale con la sua penna in qualcosa di vivo e inaspettato, avrebbe raccontato le Eolie come sono veramente, ma soprattutto gli avrebbe regalato quell’anima che solo lui era capace di dare.

Una vacanza alle Eolie e sempre non solo un’avventura, ma anche cultura, attività fisica, buona cucina e divertimento, solo chi c’è stato può capire queste parole e per chi ancora non lo avesse fatto, il consiglio e di non aspettare ancora, venite e provate a raccontarle voi… ma solo dopo averle conosciute!!