Abitanti delle Eolie.

Abitanti delle Eolie.

L’inverno sembra la stagione più lunga, l’estate in un attimo passa, questo perché non ci viene da tener conto dell’autunno e della primavera che sono simili a quelle che io amo definire le stagioni opposte, estate / inverno, simili ma in realtà allungano il periodo di attesa dell’estate . Spesso ci domandano, ma alle Isole Eolie durante il periodo invernale che si fa? Come vivono gli isolani, come si divertono i bambini e come passano il tempo gli adulti quando tutte le attività chiudono e rimangono aperti solamente pochi indispensabili servizi? La realtà è che chi nasce su un’isola ha molte meno esigenze di chi vive nelle grandi città, le abitudini sono fondamentali, non essere abituati ad andare al cinema, al teatro oppure in centro a vedere gente e vetrine non crea l’esigenza. Al contrario come mi disse Gianluca isolano dalla nascita nonché proprietario e gestore del campo boe per l’ormeggio delle barche a Pecorini a Mare, Filicudi; proprio durante un aperitivo al Saloon, gli chiesi infatti se in inverno non si fosse annoiato su di un‘isola così naturale da essere priva di qualsiasi attrazione. Lui mi rispose: in realtà Davide noi qua d’inverno facciamo le stesse che fate voi, con il vantaggio che quando ci affacciamo alla finestra oppure usciamo in terrazza invece di vedere una strada o un palazzo vediamo il mare, ed il mare è sempre in movimento, passa una nave, un peschereccio, piuttosto che una burrasca dal fascino potente e romantico. Quelle sue parole talmente erano ricche di emozione e tenerezza da parte sua, che non potei controbattere niente, anche se nella mia testa sapevo che il suo dire che in inverno facevamo le stesse cose non poteva essere vero, ma lui non lo immaginava. L’inverno sulle isole è lento, si vive di qualche chiacchiera in paese, qualche festa in casa, si va a pescare e per i più sportivi si passeggia soprattutto nelle belle giornate che qua non mancano, neanche nei mesi più freddi. Filicudi ed Alicudi sono le isole più remote e poco abitate, non ci sono le scuole se nonché le elementari in classe unificata dalla prima alla quinta. Valentino abita ad Alicudi ed anche Francesca, loro sono amici e svolgono lavori ben diversi, infatti Valentino nel periodo estivo lavora al piccolo molo dando assistenza per l’ormeggio alle barche a vela. Anche lui nato sull’isola più piccola delle Eolie difficilmente lascia l’isola e quando va, è per andare in Sicilia, un’isola più grande ma pur sempre un isola. Francesca invece è figlia di un pescatore, lei con i suoi abitano in una delle case più belle dell’isola, che non sono mai ville ma costruzioni in stile eoliano molto caratteristiche con la particolarità di avere delle terrazze ricavate spesso sui tetti piatti, dai panorami stupendi. In questa casa che ha una meravigliosa vista sul mare, dato che siamo a circa centocinquanta metri di altezza, Francesca con i suoi svolgono attività di home restaurant , il pesce pescato dal padre viene preparato e servito ai turisti privilegiati, dato che i tavoli sono solo quattro e tutti su una meravigliosa terrazza , illuminata solo da candele e dai riflessi della notte, che vi assicuro che alle Eolie le notti oltre ad essere uniche e speciali regalo momenti e posti che di giorno non esistono, svaniscono sempre all’alba. Parlando anche con questi ragazzi Valentino e Francesca si possono apprendere quelle differenze di visione del mondo che ci sono tra le persone che nascono in posti come questi e persone che vivono ad un’altra velocità, sia in città ma anche nelle nostre campagne o montagne dove si è comunque contagiati dalla presenza della frenesia, del lavoro e dell’industrializzazione che porta anche ad una accelerazione del tempo libero, nello sport e nelle case delle famiglie. Situazioni che in queste isole non esistono e chi ci vive non riesce neanche ad immaginarle.

Francesca nei periodi invernali potrebbe usufruire di una casa che i suoi hanno acquistato tempo fa a Milazzo, in Sicilia, ma lei una sera ci raccontò che non amava andare in questo paese sulla costa perché preferiva rimanere ad Alicudi, ed anche se i suoi non sarebbero restati lei erano già due anni che trascorreva l’inverni da sola, su un’isola dove in inverno non c’è un bar od una alimentari, ma solo la nave che una volta alla settima porta quello che viene ordinato ai vari fornitori, anche Amazon. Alicudi in inverno non conta più di 50 abitanti sparsi in un paese che si estende dalla costa lambita dal mare sino in alto alla collina di circa quattrocento metri di altezza, le case non sono collegate da strade ma da una sola ed unica scalinata di oltre mille e duecento gradini a passo lungo per permettere agli asini di trasportare vettovaglie, generi alimentari ed attrezzature nelle case più in alto, ma anche i bagagli dei turisti che soggiornano negli appartamenti dedicati. Considerando le temperature estive non è neanche facile salire senza portarsi dietro alcunché, un consiglio se decidete di salire portatevi acqua da bere.

Abitare alle Eolie è una scommessa che si rinnova ogni giorno, i loro limiti sono pari alle loro meraviglie e per poterne godere si deve capirle ed apprezzarle, trovare la chiave giusta di lettura di questo arcipelago particolare, che tanto ha da dare. Ostinato a volte e poco ospitale per chi si avvicina con la barca senza conoscerle bene, infatti per gli ancoraggi sono le stesse isole insieme al mare a decidere quando e dove si può attraccare, si perché alle Eolie non vi sono porti e quando la traversia ci si mette d’impegno con mareggiate importanti si deve aspettare, tanto è vero che in inverno pure i traghetti spesso non riescono ad avvicinarsi e le isole possono rimanere isolate anche per giorni, ma l’isolano lo sa e le sue scorte alimentari non mancano mai, aspettando tempi migliori. Se vi capiterà di decidere per Filicudi o Alicudi ricordatevi di scordarvi l’auto, impossibile portarle per mancanza di strade in Alicudi e per un divieto di transito che vede esenti solo i residenti per Filicudi, considerando i soli suoi nove chilometri di strada. Inutile dirlo il mezzo più consono per raggiungere e visitare queste isole è la barca a vela. Vi aspettiamo per regalarvi “Infiniti modi di sentirvi liberi!”  

Eolie, storia ed epoca moderna.

Spiaggia di Filicudi.

Sarà la primavera, le giornate più lunghe e le temperature che diventando piacevoli far sentire più vicino l’ambiente marino, la barca e la navigazione in mare aperto. Le Isole Eolie si svegliano dopo un sonno durato un inverno, quando i vicoli senza alcuna persona vengono solo frequentati dal vento e dal freddo, il periodo del silenzio.

Le Isole Eolie si risvegliano sotto il tepore dell’inizio della nuova estate, quando anche il mare cambia colore e inizia a scaldarsi da permettere piacevoli primi bagni. Le Isole Eolie sono terre conosciute da sempre come località turistica termale sin dai tempi degli Antichi Romani, su isole come Basiluzzo, Panarea, Lipari e Vulcano tutt’oggi  si trovano e si possono ammirare resti di costruzioni termali che risalgono al periodo della colonizzazione dei Greci e successivamente dei Romani. Le Terme di San Calogero a Lipari si trovano in collina sulla parte ovest dell’isola a cento cinquanta metri sul livello del mare, vasche di pietra che si riempivano con acqua piovana e arricchivano in modo naturale grazie al rilascio di vapori geotermici delle attività vulcaniche che emergono tutt’oggi dal terreno, dalle pietre e che scaldano tale acqua sino a 50 gradi centigradi.

Altri reperti archeologici ritrovati in fondo al mare ed esposti al Museo Archeologico di Lipari nel famoso Castello a picco sul Mediterraneo, sono testimonianza di questi floridi periodi delle Isole Eolie. Infatti a Lipari testimoniano l’antica presenza dei Greci, alcuni scavi archeologici che hanno riportato alla luce oltre 3.000 tombe dotate di ricchi corredi funerari. La regolarità e la disposizione delle tombe dimostra una  certa disciplina e di regole topografiche greche. Vasi, statuette di terracotta e gioielli sono oggi esposti nel museo al Castello di Lipari, mentre le tombe all’aperto dove ritrovate sono visibili a sud del Vallone Ponte ed a nord del Vallone S.Lucia. Le Eolie nella fattispecie l’isola di Lipari sono mondi da scoprire e le scoperte non sono mai banali, ma ricche di significato storico ed intellettuale come il suo nome, si pensa infatti che Lipari sia stata chiamata così dai greci, infatti dalla parola “liparòs” che in greco vuol dire grasso, untuoso per estensione “fertile” legato alla terra ed alle culture agricole allora di vitale importanza.

Spiaggia di Alicudi.

Navigare tra i canali di queste isole significa anche solcare mari dalle profondità spesso elevate e mai esplorate, non si può infatti fare a meno di pensare a quanti tesori tutt’oggi possono essere ancora dispersi e sovrastati dall’acqua e dalle nostre barche che ci passano sopra, prue moderne che solcano oggi queste acque. È come se laggiù nelle profondità il tempo si sia fermato all’epoca dei resti stessi dei carichi delle navi di allora, con le grida dei loro marinai, il legno delle loro giunche, mentre in superficie il tempo è arrivato ai giorni nostri con tutta la sua modernità, turistica, musica da aperitivo e plastica… tanta plastica! Due livelli di altezza separati da qualche centinaia di metri, di acqua, ma migliaia di anni e di differenze epocali enormi.

Anche pensare che la conformazione delle Isole Eolie di allora è molto simile a quella di oggi ha il suo fascino, pensare che allora i greci o i romani si orientavano non solo con le stelle ma anche con i punti cospicui di queste isole, con il fumo ed il cratere di Stromboli che oltre ad indicarli la strada da lontano li aiutava anche a prevedere il meteo e la pressione atmosferica in base all’andamento del vapore acqueo emesso dal cratere.

Isole dalla personalità antica in un epoca moderna se pur fortunatamente ancora selvaggia, la particolarità di queste isole è l’accostamento dell’aspetto wild a quello in del locale di moda eoliano, spesso da una eleganza unica, fascino, moda e disegno sembra che nasca proprio in questi posti dove spesso stilisti e artisti si sono ispirati proprio come gli antichi, e quando l’antichità saremo noi chissà come si vivrà su queste isole, difficile immaginare le Isole Eolie del futuro. Gli isolani sono infatti molto attenti a salvaguardare queste isole, ci sono infatti delle regole ferree anche per quanto riguarda l’introduzione dei veicoli su alcune isole, infatti le auto che circolano tranne che per Lipari e Salina sono solo quelle dei residenti. Altre isole come Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea non hanno illuminazione stradale, in estate in paesi si illuminano solo dalle tante candele poste sui muretti a secco di pietra lavica. Si costruisce molto poco a livello edile e quello che viene costruito è rigorosamente in stile eoliano, case con tetti a terrazza piatta, colonne in stile eoliano ovvero rigorosamente rotonde con leggera forma a botte e bianco, solo di colore bianco e mai più di un piano rialzato.

Da un’isola all’altra…

La barca a vela costeggiando le coste di queste incantevoli isole permette di avere una visione di insieme che dalla terra ferma non sarebbe possibile, infatti oltre a poter vedere in certe posizioni navigando nei canali tutte le isole insieme nello stesso momento, si possono anche vedere i loro paesini che si estendono lungo la costa o risalgono il crinale in tutto stile arabeggianti, bianchi dai tetti piatti, bassi ed ordinati. Certe fotografie che si possono vedere anche sul web non rendono la stessa emozione che si ha vedendoli dal mare, dal vivo con il rumore del mare, il calore del sole, i profumi di questa terra i sapori di queste incantevoli ed ospitali isole siciliane.

In questi giorni iniziamo a proporre le nostre crociere tra le isole con imbaco e sbarco da Lipari per il tour delle Eolie in barca a vela. Si tratta di sette giorni indimenticabili tra paesaggi, tramonti, aperitivi, bagni in baia isolate dai colori fantastici. Veleggiare da un’isola all’altra poterle visitare tutte e scoprirle in tutto illoro splendore. Quando il viaggio diventa la vacanza, e non il mezzo per raggiungerla. Fantastici momenti di silenzio e soffio del vento, silenzio e rumore del mare, ed intanto nel modo più naturale si naviga a vela per arrivare dove la vacanza continua senza mai perdere un minuto del tempo libero… è già perché chi naviga e sa aspettare senza dover sempre per forza arrivare, scoprirà cosa significa occupare di libertà, il tempo libero!!   

Le Isole Eolie furono colonizzate dai Greci, verso l’inizio del 500 a.C.

Strombolicchio.

I Greci chiamarono le Isole Eolie così poiché ritenevano che fossero la dimora di Eolo, Dio dei venti, ovvero dove Eolo andava a riposare.

Sono state ritrovate a Lipari monete antiche recanti l’immagine di tralci e di grappoli che testimoniano le antiche origini e l’importanza economica della viticoltura in questa zona geografica. Gli storici parlano di una Colonia Greca, che all’inizio del 500 a.C. avrebbe importato a Lipari un vitigno che prese il nome di Malvasia, ma non si è certi che tale vitigno sia l’attuale Malvasia di Lipari.

Una delle prime testimonianze della produzione vitivinicola delle Eolie è del Cavalier Bacci che nel 1596 affermò che “l’isola di Lipari è sparsa di fecondi colli, che per il calore del suolo danno un vino sincero” si intendeva buono e leggero. Ma, nel 1890 Guy de Maupassant nel suo libro “La vita Errante” descrive un’altra Isola, Salina, ed il vino li prodotto così “mentre tornavo, avevo scoperto dalla barca un’isola nascosta dietro Lipari. Il battelliere la chiamò Salina. Lì si produce il vino di Malvasia. Volli bere… una bottiglia del celebre vino…. E’ proprio il vino dei Vulcani, denso, zuccherato, dorato.

Negli anni 50 e 60 ci fu un calo della produzione tra Lipari e Salina, invece a partire dalla fine degli anni ottanta c’è stata una forte ripresa della produzione vinicola eoliana sotto la spinta di alcuni importanti produttori. La storia recente è caratterizzata da una evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, oggi anche Panarea ha il suo vino, la nascita di nuove aziende, la professionalità degli operatori che hanno contribuito a migliorare il livello qualitativo della “Malvasia delle Lipari”.

Oggi tra i più importanti produttori si possono trovare Cantine di rilevata importanza sull’isola di Salina, nomi come Hauner e Fenech sono di importanza sostenuta per l’economia dell’isola, questi vini oltre ad essere presenti sul territorio e distribuiti nei ristoranti ed enoteche locali, sono infatti esportati in Italia e nel mondo. I vini si dividono tra bianchi da pasto, sino ai liquorosi per il dessert, i passiti sono quelli che vanno per la maggiore.

Vulcano vista da Lipari

Degustare i prodotti in loco si sa, hanno un valore che corrisponde ad un sapore aggiunto, il profumo della terra assomiglia a quello che stai bevendo, come quando si accompagnano i piatti locali creati con frutti nati su queste isole, questi sono vini maestri e dedicati, al mare. Si dice infatti che sembra di mangiare e bere i profumi dell’isola, del vento del mare, la terra delle colline e dei vulcani che ti circondano.

Anche la pesca ed i prodotti ittici locali sono di importanza vitale per l’economia e l’accoglienza del turista che spesso arriva sino alle Isole Eolie proprio per conoscere la tradizione culinaria del posto. Vulcano, Lipari e Salina sono i migliori posti per degustare a seguire perché no anche Panarea.

Pesce spada, tonno e ricciola sono la materia prima per la cucina isolana, infatti i piatti più importanti cucinati o serviti crudi nascono proprio da questo tipo di pesce. Quando vengono accostate a questi prodotti altre prelibatezze locali che arrivano dalla terra come il cappero, l’erba cipollina e la cipolla di Tropea si raggiunge l’apice del sapore, il gusto di mangiare sano, quando sano diventa sinonimo di Arcipelago Eoliano.

In alcuni periodo dell’anno quando vi è possibile raccogliere i ricci di mare, in posti come la Canna di Filicudi, nella Baia di Pollara ed anche allo Scoglio Nave di Panarea, aprirli sullo specchio di poppa della barca ed assaporarli con un buon prosecco, diventa musica o poesia dipende da quel che si vuol sentire, un assaggio con il sapore di una boccata di mare, misto al sapore del vino della terra vicina, nella brezza del maestrale il mite vento a regime di brezza tipico delle belle giornate Eoliane.

Le Isole Eolie sono però piacevoli durante le passeggiate sui loro colli, spesso irti e aspri ma con piccoli regali che si presentano continuamente. Fichi d’india, carrube dai rami degli alberi, fichi grandi come palline da tennis, sembrano essere li come nel giardino dei frutti proibiti, ma qua proibiti non sono e la loro nascita spontanea come quella del cappero, permette la raccolta e l’assaggio libero proprio durante le passeggiate panoramiche. La terra ed il mare di queste isole hanno sempre molto da offrire, basta guardare i piccoli particolari che ti circondano continuamente ed approfittarne aprendo la bocca.

Piccoli orti locali permettano al turista di acquistare frutta e verdura direttamente dai locali, anche un semplice pomodoro qua alle Isole Eolie può diventare ed essere considerato gourmet, i frutti della terra cresciuti dal sole di queste parti non sono paragonabili e soprattutto a buon prezzo.

Vicolo di Lipari

Alcune pizzerie come l’Ingrid di Stromboli, il Pescecane di Lipari etc, etc, preparano impasti base già buoni di suo, stile napoletano, ma la differenza la fanno i prodotti appena descritti quando andando a farcire con sapienza e delicatezza gli impasti rendono unici questi sapori. A Salina, da Alfredo un ristorante che si trova in Località Lingua, succede la stessa cosa con il pane Cunzato, una bruschetta circolare e bassa condita a gusto e piacere, diventa infatti un piatto regale, come le granite ai gusti di frutta preparate dallo stesso Alfredo e servite come dessert o per la colazione con la classica brioche con la pallina al centro. 

Se navigare spesso ti riserva delle insidie, ricordati che qua alle Isole Eolie avrai solo il piacere di incontrare sulla tua rotta, una serie di situazioni che renderanno la tua vacanza unica ed inimitabile. L’insieme di tante piccole cose al di là della barca a vela, ti regaleranno momenti di gioia oltre a quelli delle veleggiate che farete con noi ormai esperti conoscitori di questi posti. Vacanzeisoleeolie.com organizza infatti crociere alle Isole Eolie dal 2008 senza mai esser mancati un anno, sempre presenti perché questi posti offrono la garanzia di rendere felici i propri ospiti, e per chi come noi ha fatto di una passione un mestiere non può essere miglior premio. Isole Eolie la garanzia della felicita! Buon vento!! Team vacanzeisoleeolie.com

21 febbraio, primavera in mare…

Isole Eolie, in navigazione…

Ventun febbraio, primavera in mare! E’ questa la tradizione che vuole indicare l’inizio della riproduzione di tantissime specie di pesci che proprio in occasione dell’arrivo della bella stagione, proliferano per dare tutto il tempo ai piccoli di diventare grandi, prima che alla fine dell’estate l’acqua del mare torni a raggiungere temperature meno favorevoli per i nascituri.

Anche alle Isole Eolie la fine del mese di febbraio con l’inizio di marzo è il momento del risveglio di tutte le attività terrestri come se dopo il letargo invernale tutto rinascesse per dare vita ad una nuova stagione. 

A marzo qua al sud il meteo regala già delle giornate di sole, dalla temperatura molto piacevole e con lei la voglia di riaprire finestre e tirar fuori attrezzature balneari, come sdraie, ombrelloni e accessori per il bagno. A Panarea dopo la chiusura dei mesi freddi alcuni locali iniziano a riaprire ed anche se non sono aperti al pubblico si fanno i lavori di tinteggiature dei legni, le palizzate tornano a splendere di bianco e blu dopo essersi ingrigite con tutte le intemperie dei mesi scorsi.

Davanti alle baie di Drautto e davanti al paese a nord del pontile, i campi boe per gli ormeggi estivi delle barche a vela vengono pian piano riallestiti, patini e gommoni lavorano sui corpi morti per rendere le boe sicure.

Il piccolo bar di Baia Zimmari viene imbiancato e le sue finestre blu si riaprono, mentre la terrazza dove si consumano i gelati riprende forma con i tavoli e gli ombrelloni.

Filicudi, semplicemente…

Alle Isole Eolie questi posti si distinguono da sempre per una caratteristica importante, è un particolare che non segue le stagioni ma la naturale conformazione del posto, questa particolarità è il silenzio, il silenzio delle baie, delle colline con i suoi vitigni di malvasia, il silenzio delle alte scogliere di Pollara, dei crinali dei vulcani, il silenzio delle vette dove sulle cime non vi sono punte ma crateri, voragini dall’aspetto lunare di vulcani spenti che ti regalano il silenzio. Paesi fatti di vicoli dove regna l’odore dell’ombra e del silenzio di mura da una storia lunga da raccontare. Il silenzio delle grotte presenti su tutte le coste di queste isole eolie, sulle spiagge di ciottoli e sui tetti delle chiese, su nel bosco delle Felci a Salina, sui mille e duecento gradini di Alicudi e sulle tante terrazze vista mare. Il silenzio della vecchia casa del postino, delle strade bianche dove Troisi andava in bicicletta. Il silenzio è qualcosa troppo spesso lontano dalle nostre vite, perché la vita normale è rumorosa, siamo produttori di rumore, ma se volete regalarvi un momento intimo di silenzio, naturale della natura che vi circonda direi che le Isole Eolie possono darti la possibilità di ritrovare questa condizione preziosa

Il mare, come il deserto o la neve sulle vette delle montagne, sono luoghi unici dove si può instaurare un rapporto intimo con la natura, parlavamo di posti dove si è a tu per tu con noi stessi, quando stai bene con te stesso puoi stare ovunque. Infatti il mare è un grande amplificatore dei sentimenti, se stai bene e sei in mare starai benissimo, se stai male rischi di stare malissimo, talmente intimo e solitario è il rapporto con il mare, talmente avvolgente il suo silenzio che lascia spazio solo alla riflessione e si sa che riflettere a volte non conviene.

Ma alle Isole Eolie si può essere aiutati dalle tante distrazioni che possono offrire, lo sguardo è sempre catturato da scorci romantici, mozzafiato o panoramici ed è così che si trascorre la settimana di crociera in barca vela, navigando da un luogo all’altro senza mai vedere due volte la stessa cosa o pensare di passare da situazioni simili. I bagni in mare piacevoli per la temperatura mite dell’acqua si diversificano tra loro, passando dal fare snorkeling su siti archeologici a siti dove predilige l’attività vulcanica sottomarina, ritrovandosi cosi in posti come Lisca Bianca a fare il bagno in mezzo a milioni di bollicine che risalgono dal fondo per liberarsi nell’aria, odore di zolfo.

Quando non si è in mare si possono risalire sentieri cercando di scalare queste colline tra muretti a secco e pavimentazioni in pietra vulcanica, magari tra alberi di fichi, carrube e limoni, odore di frutta e vegetazione del caldo sud.

Vele, alberi e natura

Passeggiare nelle strade dei paesi prettamente pedonali alla scoperta di scorci di vita, dentro le finestre delle case ai pani terra, sotto le pergole, dove le famiglie, gli isolani, pranzano nelle tipiche cucine semiaperte. Oppure ristoranti tipici dai loggiati con le classiche colonne eoliane, bianche e rotonde che ergono e sostengono leggere tettoie per il fresco. Piccole attività di alimentari, frutta e verdura locale, pescivendoli improvvisati su degli Apecar o addirittura direttamente su pescherecci fermi al molo del porto. Odore di cucina siciliana.

La somma o la composizione dei tanti piccoli dettagli, creano l’atmosfera irripetibile di questo arcipelago eoliano che se pur inconfondibile non si ripete mai e ti fa sempre sentire a casa anche grazie all’ospitalità delle persone che abitano questi posti. Le isole Eolie non sono mai le stesse pur essendo rimaste immutate da millenni, testimone il loro aspetto primordiale in un contesto di locali alla moda, nell’evoluzione della tradizione che rimane fedele a se stessa, ma che si fonde nell’epoca attuale senza essere mai fuori contesto.

Il mare, il vento, il sole, la luce ed il silenzio di questi posti non rendono uniche le isole, sono le isole a rendere unici questi elementi che ritrovati qua in questo arcipelago assumono un valore ed un’importanza diversa, scappare dal rumore del mondo per venire a rilassarsi nel silenzio della natura eoliana è una ricetta infallibile, è un consiglio di un amico, è un suggerimento che dovrebbero cogliere tutti, un viaggio alle Isole Eolie è un’esperienza ricca di sapori, profumi, storia e soprattutto natura a trecento sessanta gradi. Piacevolmente Eolie significa godersi il silenzio di questi posti, piacevolmente Eolie significa i colori di un tramonto tra Filicudi ed Alicudi, piacevolmente Eolie significa arte culinaria, piacevolmente Eolie significa veleggiare sotto la brezza di maestrale a metà pomeriggio quando la scia del sole nel letto del mare ti indica la rotta da seguire…

Eolie Island.

Isole Eolie

Stromboli Island

Quando il vento soffia, le singole raffiche che ti avvolgono sembrano messaggi per te, messaggi dal mare. E’ come se tanti suggerimenti volessero cogliere la tua attenzione, quella della tua mente, esse potrebbero essere paragonate a delle carezze, delle lievi spinte che tendono a darti la direzione! Si, perché il vento caldo delle Eolie è questo, un susseguirsi di suggerimenti su dove mettere la prua della tua barca, il vento non devi contrastarlo, ma assecondarlo, ascoltarlo e trarne tutti i vantaggi che può regalare. Un soffio, una spinta per andare sempre più avanti e sarà lui a farti fare vela verso la nuova isola, che se pur conosciuta sarà sempre una nuova emozione tornare e ritrovare tutto quello che hai lasciato l’ultima volta!

Una delle sensazioni più grandi di libertà che si prova, è la navigazione tra l’Isola di Salina e Filicudi quando nel primo pomeriggio dopo una sosta a Pollara per il pranzo ed il bagno nella baia del postino, si salpa con prua a ovest – sud ovest di fianco alla scia del sole. Là dove la brezza di maestrale è la padrona del canale, il mare ed il vento ti permettono di fare rotta a vela verso l’isola che ormai è così definita per eccellenza, Filicudi.

L’odore del vento, che si direbbe inodore ma non lo è, stimola in modo inconfondibile l’olfatto che trasmette al tuo corpo quel mix inconfondibile di iodio, sale e odore del sole; si perché lo si voglia o no i raggi del sole hanno il loro odore basta saperne cogliere l’essenza, la loro luce non è uguale in ogni angolo del mondo e quando la luce cambia, cambia anche l’essenza.

Chissà se Josef Conrad ha mai pensato di scrivere qualcosa sulle Isole Eolie, sarebbe stato fantastico poter leggere le sue parole su questo arcipelago eoliano, parole così descrittive le sue da dare vita ad ogni cosa di cui parlasse, era capace di dare vita ed anima ad una bitta di ferro piuttosto che a un argano di legno, ed è così che questo articolo continuerà a cercare di descrivere queste isole, imitando nei limiti del possibile la sua scrittura, anche se la sua bravura rimane ineguagliabile.

Le Isole Eolie, Lipari la maggiore, Salina la più verde, Panarea la notturna, Stromboli la potente, Filicudi ed Alicudi le selvagge e lontane, l’ultima Vulcano, Jurassica se pur la più vicina al mondo reale per la sua posizione situata a poche miglia dalla Sicilia. Là, guardando a sud come un maestro dietro la cattedra si erge con tutta la sua maestà l’Etna, come se fosse il grande papà di queste sette isole sorte sempre grazie alle eruzioni di altri vulcani, e anche se in modo fantasioso sembra e piace pensare essere le sue figlie, le figlie di lui Vulcano dei Vulcani, sorvegliate dall’alto.

Arcipelago delle Eolie.

Abitare alle Eolie e non passarci solo periodi vacanzieri non è cosa facile, bisogna avere un grande spirito di adattamento e saper sfruttare al meglio la natura, le loro risorse naturali, che non sono poche ma vanno intercettate e messe in condizioni di poter migliorare la tua vita. Si perché se non riesci a trovare la chiave di lettura dei vantaggi che puoi avere vivendo su queste isole, rischieresti di avere a tuo discapito solo le scomodità che non sono poche. Al contrario le stesse scomodità diventano nulle se valorizzi l’aspetto naturale delle isole stesse, e tutte quelle meravigliose sensazioni che possono trasmetterti anche nei periodi invernali, quando il turismo è assente e si vive a ritmi veramente lenti e privi di distrazioni. Cinema, teatri e locali non vi sono, in alcune isole gli abitanti si riducono a meno di 40/50 persone e nelle isole maggiori dove ci sono più abitanti anche nel periodo invernale i servizi rimangono comunque scarsi, anche uscire e trovare posto in una delle poche pizzerie che rimangono aperte non è poi così scontato.

Ville, case e rustici in collina, vengono chiusi e chi rimane svolge una sorta di guardianaggio e manutenzione per chi non c’è, tutto si ferma, il tempo quasi, l’inverno è lungo dai colori grigi, ma anche dai fantastici tramonti tersi che nel periodo estivo non vi sono. Cielo stellato nelle notti di tramontana, chiaro di mare nei riflessi della luna, per lei, la luna, le stagioni sono tutte uguali, presenzia sempre sopra le isole, sia che ci siano o no i turisti a guardarla. Le luci delle case viste da lontano tremolano mischiate a stelle nel tetto del cielo, orizzonti traditi dalla luce della luna e contorni montagnosi delle isole disegnano linee e curve a trecento sessanta gradi, l’acqua mormora sugli scogli, perché non vi è burrasca, ma quiete notturna, invernale, fresca, quasi immobile, come se fosse disegnata e scritta per i pochi che rimangano, gli isolani, gli abitanti delle Isole Eolie.

Descrivere le Eolie anche quando si crede di aver trovato le parole giuste è pressoché impossibile, rileggendole si capisce che qualcosa sfugge comunque, sono Isole dal fascino e dalla natura unica, non si possono raccontare, si devono vivere il più a lungo possibile nelle giornate calde estive, quando la notte tarda ad arrivare, anche se la notte alle Eolie non è fatta per dormire, o meglio per dormire in casa. Alle Eolie si dorme all’aperto, fuori sul ponte della barca, sulla spiaggia, in riva al mare più che si può, sulle colline e perché no, nei vicoli dei paesi dove la tranquillità regna sovrana. Le Isole Eolie vanno interpretate in ogni momento della giornata, solo così si possono capire e ricevere da loro, il meglio di quello che possono offrire in modo incondizionato, regalo dopo regalo.

Filicudi Island.

Chissà se anche Josef Conrad la penserebbe così, chissà se mai è passato da queste isole, sicuramente no, altrimenti non avrebbe potuto fare a meno di raccontarle, di trasformale con la sua penna in qualcosa di vivo e inaspettato, avrebbe raccontato le Eolie come sono veramente, ma soprattutto gli avrebbe regalato quell’anima che solo lui era capace di dare.

Una vacanza alle Eolie e sempre non solo un’avventura, ma anche cultura, attività fisica, buona cucina e divertimento, solo chi c’è stato può capire queste parole e per chi ancora non lo avesse fatto, il consiglio e di non aspettare ancora, venite e provate a raccontarle voi… ma solo dopo averle conosciute!!